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Santa Tecla e compagne Martire

Festa: 9 giugno

Cinque devote, forse monache, furono vittime di un'atroce persecuzione nell'Iraq di IV secolo. La loro vicenda ebbe inizio con la delazione di un ricco prete, Paolo, da parte di spie che ne bramavano i tesori. Catturati e condotti al cospetto del principe Narsai Tamsabur, Paolo, pur di riavere i suoi beni, abiurò la fede cristiana. Le cinque donne, invece, rimasero incrollabili nella loro devozione, rifiutando di piegarsi alle pressioni del tiranno. Condannate a morte, subirono il martirio per decapitazione il 31 maggio 347 per mano dello stesso Paolo, a cui Tamsabur aveva imposto l'esecuzione come prezzo per il suo salvataggio. Ma la sete di potere del principe non era ancora placata: quella stessa notte fece strangolare Paolo per impossessarsi definitivamente delle sue ricchezze.

Etimologia: Tecla = che ha fama per merito degli dei o anche che ha fama divina, dal greco

Emblema: Palma


Con il nome di Tecla, i vari martirologi orientali ed occidentali, venerano ben 13 sante quasi tutte martiri dell’antichità cristiana e 1 santo martire in Egitto.
Quella che si celebra il 9 giugno fa parte di un gruppo di cinque religiose martiri, le notizie pervenutaci, nonostante lo sfoggio letterario dell’oscuro autore, sono coerenti ai fatti.
Alcune spie avevano segnalato che in un villaggio (Kasaz, vicino ad Arbela antico nome di Arbil in Iraq) vi era un prete di nome Paolo molto ricco. I soldati, circondata la casa s’impadronirono dei suoi tesori e condussero Paolo insieme a cinque religiose del luogo, davanti al principi della Regione Narsai Tamsabur.
Paolo comparso per primo si dichiarò pronto ad adorare il sole, dopo aver ricevuto la promessa che i suoi beni gli sarebbero stati restituiti. Diversamente agirono le cinque religiose che si mantennero fedeli al loro credo e pertanto Tamsabur le condannò a morte, e impose a Paolo di eseguire le decapitazioni che avvennero il 31 maggio del 347.
Ma Tamsabur volendo comunque le sue ricchezze, lo fece strangolare la notte seguente.
Le religiose: Tecla, Mariamne, Marta, Maria e Amai furono considerate come martiri e la loro festa riportata nei sinassari orientali, fu stabilita il 9 giugno (anche il 5 e 6).


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2001-07-09

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