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San Senzio di Bieda Martire

Festa: 25 maggio

V sec.

Era un eremita vissuto nel V secolo. E’ il secondo patrono e protettore di Blera (in provincia di Viterbo) dopo San Vivenzio. Un percorso naturalistico nei pressi di Blera, molto interessante anche dal punto di vista storico-archeologico, passa anche davanti all’eremo del Santo. Camminando lungo il sentiero infatti, dopo il ponte del diavolo (II secolo a.C.) si riprende l’antica via Clodia e si sale alla fontana di San Sensia e alla grotta omonima che, secondo la tradizione, il Santo eremita abitò nel V secolo d.C. Blera, che fu al centro dell’attività evangelizzatrice di San Sensia, è una cittadina molto legata alla cristianità; fu infatti la prima diocesi della Tuscia Romana, con 16 vescovi tra il 457 al 1093, primo dei quali San Vivenzio, principale patrono e protettore della cittadina. Blera diede i natali anche a due Pontefici: Sabiniano I (604-606) e Pasquale II (1099-1118). A San Sensia era dedicata l’attuale chiesa di San Nicola in Blera. Un’immagine del Santo si trova all’interno della chiesa Collegiata di Blera

Emblema: Palma


Le notizie sulla vita di San Senzio sono scarne e spesso intrecciate con elementi leggendari. La tradizione lo colloca nel V secolo d.C., un periodo di profonda trasformazione per la Tuscia Romana, caratterizzato dalla diffusione del Cristianesimo e dalla lotta contro l'arianesimo. Si narra che Senzio fosse un eremita, dedito alla preghiera e alla contemplazione, che scelse come dimora una grotta nei pressi di Blera. La sua vita ascetica e le sue virtù esemplari lo resero presto noto tra la popolazione locale, che lo venerava per la sua saggezza e la sua santità.
Secondo la tradizione, San Senzio svolse un ruolo fondamentale nell'evangelizzazione della Tuscia Romana, contribuendo alla diffusione della fede cristiana e alla conversione di molti pagani. La sua predicazione semplice e diretta, unita al suo stile di vita austero, lo resero un punto di riferimento per la nascente comunità cristiana di Blera. Ancora oggi, la sua figura è legata a stretto contatto con la storia religiosa di questa cittadina, che vanta il titolo di prima diocesi della Tuscia Romana.
Un sentiero naturalistico di grande interesse storico-archeologico, immerso nella suggestiva cornice del territorio di Blera, conduce all'eremo di San Senzio. Lungo il percorso, si incontrano il Ponte del Diavolo, risalente al II secolo a.C., e l'antica Via Clodia. La salita culmina con la fontana e la grotta omonima, dove la tradizione vuole che il santo eremita abbia vissuto. Questo luogo, permeato di storia e spiritualità, rappresenta un'importante meta di pellegrinaggio per i devoti di San Senzio e per gli appassionati di storia locale.
La venerazione di San Senzio si diffuse rapidamente nella Tuscia Romana, in particolare a Blera, dove divenne il secondo patrono e protettore della città. In suo onore fu edificata una chiesa, oggi dedicata a San Nicola, e la sua immagine è presente all'interno della chiesa Collegiata di Blera. Un'opera d'arte di particolare pregio è lo stendardo in tela conservato nella prima cappella della navata destra, raffigurante un ostensorio sotto il quale pregano San Senzio, San Vivenzio e la Madonna Assunta in Cielo.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-05-04

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