†356 c.
Vescovo di Teano, fu un cristiano perseguitato dall'imperatore Costanzo. Giunto in Italia, fu inviato a predicare in Campania, ma fu espulso da Sora dai sostenitori dell'arianesimo. Trovò rifugio a Teano, dove fu eletto vescovo e morì nel 356. È compatrono di Teano.
Martirologio Romano: A Teano in Campania, commemorazione di sant’Amasio, vescovo.
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Teano, città della Campania, celebra il 23 gennaio la festa di sant'Amasio, suo secondo vescovo. Di lui si conoscono due Vite (BHL, I, pp. 58-9, nn. 354-55). Cacciato dall'Oriente sotto l'imperatore Costanzo (337-361), Amasio, allora sacerdote, venne a Roma e si presentò al papa Giulio I (337-352), il quale lo inviò a predicare in Campania.
Si era nel periodo delle lotte ariane, quando le città erano spesso divise in due fazioni. Espulso da Sora dal partito ariano, si portò a Teano, dove fu eletto vescovo e dove morì pacificamente ca. l'anno 356. I Sorani, per riparare l'offesa fattagli, eressero in suo onore una chiesa.
Autore: Filippo Caraffa
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