Cancale, Francia, 25 ottobre 1792 - La Tour-St-Joseph, Francia, 29 agosto 1879
Nel giorno del martirio di Giovanni il Battista la Chiesa ricorda anche la beata Giovanna Maria della Croce, fondatrice delle Piccole suore dei poveri. Era nata come Giovanna Jugan a Cancale, in Francia, nel 1792. Il padre pescatore morì in mare quando lei aveva quattro anni. Fece la domestica in un castello e cominciò a sviluppare la sua vocazione: aiutare gli anziani soli. A 25 anni lasciò il paese e entrò come infermiera nell'ospedale di Saint-Servan. Nel frattempo aderì al Terz'ordine della Madre Ammirabile, fondato da san Giovanni Eudes. Con l'amica Francesca Aubert affittò una casa e cominciò ad accogliervi vecchi soli e malati. Il nucleo della Congregazione. Per delle incomprensioni venne, poi, destituita dal ruolo di superiora e passò gli ultimi anni come questuante. Morì nel 1879. È beata dal 1982.
Martirologio Romano: Presso Rennes in Francia, beata Maria della Croce (Giovanna) Jugan, vergine, che per mendicare offerte per i poveri e per Dio fondò la Congregazione delle Piccole Sorelle dei Poveri, ma ingiustamente allontanata dal governo dell’Istituto, passò i restanti anni della sua vita in preghiera e umiltà.
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Fondatrice delle Piccole Suore dei Poveri. Nacque a Cancale (Francia) il 25 ottobre 1792 nel periodo della Rivoluzione Francese scoppiata da tre anni, il padre era assente, essendo impegnato nella grande pesca di Terranova insieme agli altri uomini di questo paese di pescatori; venne battezzata lo stesso giorno.
Circa quattro anni dopo il padre scompare in mare, sorte abbastanza frequente di tanti altri marinai di Cancale e la famiglia composta dalla madre e da sei figli si trova nella ristrettezza più assoluta ma la povertà viene vissuta con dignità e coraggio, intessuto nella fede e nell’amor di Dio.
Jeanne intraprende le mansioni di aiuto-cuoca e domestica in un castello lì vicino e poi proseguirà negli anni a venire il lavoro di assistente e aiuto a persone sole.
A 18 anni rifiuta la proposta di matrimonio di un giovane marinaio, rifiuto che rinnoverà sei anni dopo ad una sua seconda richiesta, non si sente portata per il matrimonio, ma non sa ancora quale strada scegliere.
A 25 anni lascia Cancale per Saint-Servan ed entra nel locale ospedale come infermiera e lì resterà per sei anni assistendo anche un anziano sacerdote malato e poi come aiuto in farmacia.
Entra nel contempo nell’Associazione del Terz’Ordine della Madre Ammirabile fondata nel XVII secolo da s. Giovanni Eudes. Lasciato nel 1823 l’ospedale, si occupa come infermiera e compagnia presso la signorina Lecoq a Saint-Servan, resterà per 12 anni più come amica che infermiera, nel 1835 la signorina Lecoq muore lasciando a Jeanne i suoi risparmi e il mobilio.
Rimasta sola si associa con una sua amica Francesca Aubert e prendono in affitto un appartamento che servirà ad accogliere per prima una anziana cieca e malata e poi man mano altre vecchiette bisognose e sole, altre amiche le si affiancano nell’aiuto e così sorge il primo gruppo formante un’Associazione per i poveri, sotto il consiglio del rev. vicario di Saint-Servan.
Il 1° ottobre 1841 Jeanne e le compagne lasciano l’appartamento e si trasferiscono in un pianterreno in rue La Fontaine che permetterà di accogliere dodici persone anziane.
Inizia poi la questua fra la popolazione, cosa che farà personalmente e che continuerà fino alla morte, compra con l’aiuto di una agiata commerciante, un antico convento che diverrà la loro sede, viene eletta superiora e adottano per il gruppo il nome di “Serve dei Poveri”, con l’assistenza dell’Ordine ospedaliero di s. Giovanni di Dio. Sorgono poi delle incomprensioni negli anni successivi, per cui viene deposta dall’incarico ed ella si ritira come semplice suora questuante, dopo aver contribuito all’allargamento dell’opera fondando altre case e dopo aver ricevuto anche il premio Montyon di 3000 franchi dall’Accademia di Francia.
Resterà nel nascondimento fra le novizie per oltre venti anni, plasmando le anime delle nuove suore e dedicandosi alla questua per la Congregazione.
Viene fatto credere che lei è la terza Piccola Sorella, alla sua morte avvenuta il 29 agosto 1879 a Tour nella Casa madre, poche sorelle sapevano che lei era la fondatrice, la verità venne alla luce a partire dal 1902. Ebbe comunque la gioia di vedere la sua opera ingrandirsi al punto che alla sua morte nel 1879 si contavano 2400 Piccole Sorelle sparse in tante case di accoglienza per anziani in 30 Stati del mondo.
E’ stata beatificata il 3 ottobre 1982 da papa Giovanni Paolo II. Infine Benedetto XVI l'ha canonizzata l'11 ottobre 2009.
Autore: Antonio Borrelli
Al pari dei bambini abbandonati, c’è un’altra tragica realtà che muove a pietà le coscienze. Quella dei poveri vecchietti, rimasti soli al mondo e di cui nessuno si occupa. La missione di Giovanna Jugan, nata a Cancale (Bretagna, Francia) nel 1792, è stata quella di occuparsi per tutta la vita di poveri anziani malati. Suo padre è un pescatore, la madre sta in casa ad accudire sette figli. Come spesso capitava, il padre viene inghiottito dal mare in tempesta. La madre, rimasta vedova, non ha più nessuno che porti cibo e legna per la famiglia. È la miseria estrema. Giovanna aiuta la mamma in casa e in campagna, poi va a lavorare come domestica. In seguito diventa infermiera nell’Ospedale di Saint-Servan, dove impara tante nozioni utili per curare gli ammalati.
Un pescatore vorrebbe sposarla, ma Giovanna pensa ad altro, anche se non sa ancora cosa farà nella vita. Un giorno, mentre prega capisce quale è la sua missione: occuparsi degli anziani malati e poveri, abbandonati da tutti. Grazie ai risparmi ereditati da una signora alla quale prestava assistenza, aiutata dall’amica Francesca Aubert, Giovanna prende in affitto una casa dove ospita alcune vecchiette malate, sole e ridotte in miseria. La prima la trova in stato di abbandono in un tugurio della città, cieca e paralizzata. Giovanna acquista, poi, uno stabile dove accoglie dodici vecchiette; con altre amiche le lava, cucina e dà loro da mangiare. Però occorrono tanti soldi per nutrirle e riscaldarle. Giovanna li cerca con gioia filando la lana e chiedendo l’elemosina, a piedi, con un cesto e la statuina di San Giuseppe falegname. Nasce così la Congregazione delle “Piccole Sorelle dei Poveri” e Giovanna prende il nome di suor Maria della Croce.
Altre città le chiedono di far nascere ospizi per poveri anziani: Rennes, Dinan, Tours, Nantes, Parigi, Angers. Nel 1850 gli ospizi sono undici, le suore cento e i poveri vecchietti da nutrire seicento. La casa madre viene insediata a Saint-Pern, nell’ex Convento “La Tour Saint-Joseph”. A causa di alcune incomprensioni, la fondatrice viene destituita da superiora e incaricata di svolgere le mansioni più umili. La “povera cercatrice di pane” (o “lo zero sulla Terra”, così si definisce Maria della Croce) ubbidisce e fino alla fine della sua vita prega, recita il Rosario e chiede l’elemosina. La fondatrice muore nel 1879 a Saint-Pern lasciando ospizi sparsi in tutti i Paesi del mondo con 177 case, 2.400 Piccole Sorelle e 25.000 poveri anziani da accudire.
Autore: Mariella Lentini
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