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San Defendente di Tebe Martire

2 gennaio

† Agauno (Marsiglia), 286 ca.

Nel 286 d.C., durante la persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore Massimiano, una legione tebana composta da circa mille uomini fu inviata a combattere i Galli irrequieti. Prima della partenza, i soldati cristiani rifiutarono di partecipare a un sacrificio agli dei pagani. Massimiano, per punire questa opposizione, fece flagellare e decapitare un soldato ogni dieci. Poiché nessuno dei soldati rinnegò la propria fede, l'imperatore ordinò la decapitazione di tutti gli altri. L'eccidio avvenne ad Agauno, presso il Rodano, nel territorio di Marsiglia. Il numero esatto dei martiri non è noto, ma si tratta sicuramente di centinaia. I soldati tebani sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica e da altre confessioni cristiane.

Patronato: Romano di Lombardia

Emblema: Palma


S. Defendente è uno dei martiri cristiani della Legione Tebea, guidata da s. Maurizio, che furono martirizzati, perché non vollero lasciare la fede cristiana, sotto l’imperatore romano Massimiano (250-310) di origine pannonica.
L’eccidio avvenne mediante decapitazione, ad Agauno, presso il Rodano nel territorio di Marsiglia, dove erano accampati, per essere poi mandati a combattere contro i Galli irrequieti; prima della partenza si fece un solenne sacrificio agli dei, a cui non vollero prendere parte i soldati cristiani presenti fra le truppe.
Massimiano per domare questa opposizione, fece flagellare e decapitare un soldato ogni dieci, ma non recedendo nessuno dalla propria fede, ordinò di decapitare tutti gli altri; il numero esatto dei martiri non è conosciuto, centinaia sicuramente, ma non l’intera Legione Tebea, proveniente dall’Egitto, che era composta di circa mille uomini.
Il martirio dovette avvenire intorno al 286; durante l’episcopato di Teodoro, vescovo di Martigny, verso il 380, si trovò un cimitero gallo-romano e si pensò che si trattasse del luogo di sepoltura di questi soldati, per cui il vescovo fece erigere una chiesa in loro onore trasferendovi le reliquie; il culto prese a diffondersi e varie chiese, basiliche e abbazie furono dedicate ai santi martiri di Agauno, in particolare per s. Maurizio il comandante.
Per san Defendente è importante sapere che almeno dal secolo XIV (1328) esso godeva di largo culto nell’Italia Settentrionale, nelle città di Chivasso, Casale Monferrato, Mescia, Novara, Lodi, ecc. se ne celebrava la festa il 2 gennaio; a lui erano intitolati oratori, altari e confraternite.
Veniva rappresentato vestito da militare e si invocava contro il pericolo dei lupi e degli incendi. Invece nel territorio di Marsiglia è festeggiato il 25 settembre, ma solo in tempi recenti gli è stata dedicata una chiesa.
Alcuni studiosi pensano, forse a ragione, che il s. Defendente venerato in Italia, sia altra persona diversa dal martire tebeo.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2002-12-28

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