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San Massimo d'Aveia Martire

Festa: 10 giugno

III sec.

Nato nella prima metà del III secolo (228 circa) nell'antica Aveia (oggi Fossa), crebbe in seno a una famiglia cristiana aspirando al sacerdozio. Durante la persecuzione di Decio (249-251), Massimo subì il martirio, rimanendo saldo nella sua fede nonostante le torture e le lusinghe del Preside. La sua tenacia e il suo sacrificio lo resero simbolo di devozione e costanza, contribuendo forse all'istituzione della sede vescovile ad Aveia. Dopo la distruzione di Aveia, le reliquie del santo furono trasferite nella vicina "Civitas Sancti Maximi", dove nel 956 imperatore Ottone I e papa Giovanni XII ne venerarono la memoria. Nel 1256, la sede vescovile e le reliquie vennero definitivamente collocate nella nuova Cattedrale dell'Aquila, eretta in suo onore.



San Massimo, patrono principale della città e arcidiocesi metropolitana di L'Aquila, nacque nell'antica città di Aveia (dintorni dell'Aquila) nella prima metà del secolo III (228?). Pare che sia nato in una famiglia cristiana come dimostra il suo stato di aspirante al sacerdozio, le reliquie di suo padre, anch'egli Massimo, e la sua stessa deposizione davati al Prefetto di Aveia.
Durante la persecuzione di Decio che durò dall'ottobre deel 249 al novembre del 251 fu martirizzato. Da una "Passio" si sa che dopo varie interrogazioni del Preside della città e le risposte di fedeltà a Gesù Cristo venne disteso sull'eculeo e per lungo tempo torturato. La lunga tortura non servì a nulla. Il preside per dissuaderlo addirittura arrivò a promettergli sua figlia Cesaria come sposa. Il preside esasperato ordinò che fosse gettato dal picco più alto che si chiamava Circolo e Torre del Tempio.
Forse fu a cusa di questo martirio la città di Aveia (oggi Fossa) divenne sede vescovile. Alla distruzione di Aveia le reliquie vennero portate in una città vicina "Civitas Sancti Maximi" e fu qui che il 10 giugno del 956 l'imperatore Ottone I il Grande e il papa Giovanni XII vennero per venerare le reliquie del nostro Santo. Nel 1256 la sede vescovile e le reliquie vennero spostate nella città dell'Aquila appena sorta e vennero messe nella nuova Cattedrale sempre a lui dedicata.
La festa si celebra il 10 giugno di ogni anno.


Autore:
Don Claudio Tracanna

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Aggiunto/modificato il 2002-10-15

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