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Beato Stanislao Mysakowski Sacerdote e martire
Festa:
14 ottobre
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Wojsławice, Polonia, 15 settembre 1896 - Dachau, Germania, 14 ottobre 1942
Stanislaw Mysakowski, sacerdote della diocesi di Lublin nato a Wojsławice in Polonia il 14 settembre 1896, e Franciszek Roslaniec, sacerdote della diocesi di Radom nato a Wyśmierzyce in Polonia il 19 dicembre 1889, condivisero il martirio in odio alla fede perpetrato dai nazisti nel campo di concentramento di Dachau. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 elevò agli onori degli altari ben 108 vittime della medesima persecuzione nazista, tra i quali questi due sacerdoti.
Martirologio Romano: Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beati Stanislao Mysakowski e Francesco Roslaniec, sacerdoti e martiri, che, durante l’occupazione della Polonia in tempo di guerra da parte di nemici di Dio e della dignità umana, subirono il martirio in una camera a gas.
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Stanisław Mysakowski nacque il 15 settembre 1896 a Wojsławice. Era figlio di un organista di Wojsławice.
Dopo essersi diplomato al ginnasio di Zamość, è entrato nel seminario maggiore di Lublino, e al termine degli studi è sttao ordinato sacerdote nel 1920.
Successivamente ha frequentato la Facoltà di Teologia dell'Università Cattolica di Lublino e contemporaneamente era il cappellano delle Suore della Carità a Kazimierzówka vicino a Lublino e confessore della Congregazione delle Pastorelle della Divina Provvidenza a Wiktoryna.
Dopo la laurea ottenuta nel 1924, iniziò la sua attività pastorale a Lublino, e dove rimase per tutta la sua vita.
Stanisław Mysakowski è stato il co-fondatore dell'Associazione dei Sacerdoti del Buon Pastore e il responsabile della sezione di Lublino del Sindacato polacco del servizio domestico cristiano (Associazione di Santa Zyta).
Ha gestito un ricovero per anziani e ha collaborato con la Day Room per bambini di strada. Svolgeva vaste attività a favore dei più poveri, portando aiuto a chiunque ne avesse bisogno testimoniando sempre la sua fede.
Ha fondato l'organizzazione Cavalieri del Cuore di Gesù e ha curato, pubblicato la rivista Echo Parishe e nel 1935 ha organizzato una sala di lettura ampiamente accessibile, “Knowledge”.
Dopo aver aperto un cinema, ha gestito corsi di autoeducazione e campi estivi per bambini provenienti da famiglie povere.
La sua massima attenzione era per la pastorale giovanile.
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale fu arrestato nel mese di novembre 1939 e il 3 dicembre deportato nel campo di concentramento tedesco di Sachsenhausen.
Successivamente il 14 dicembre 1940 fu deportato a Dachau, dove venne registrato con il numero 22591.
Ucciso nella camera a gas, il suo corpo è stato bruciato.
Secondo i resoconti dei testimoni oculari, fu grazie alla sua forza spirituale e alla sua testimonianza, se i suoi compagni di prigionia resistettero ad ogni umiliazione.
Don Stanisław Mysakowski è stato beatificato Il 13 giugno 1999, da San Giovanni Paolo II, nella cerimonia di beatificazione di 108 martiri polacchi della seconda guerra mondiale.
Autore: Mauro Bonato
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