Seguro di Settimo Milanese, Milano, 8 gennaio 1880 - 8 maggio 1967
Giuseppina Dones, nata a Settimo Milanese, avvertì la vocazione missionaria durante una missione popolare nella sua parrocchia. Entrata fra le Suore della Riparazione, fu incaricata da padre Paolo Manna, Superiore dell’Istituto per le Missioni Estere di Milano, di collaborare alla spedizione del periodico “Propaganda Missionaria” e all’amministrazione della rivista “Le Missioni Cattoliche”. Dopo che, nel 1934, il III Capitolo generale del PIME aveva approvato la decisione fondare una nuova Congregazione femminile missionaria, lei fu interpellata in merito insieme a padre Manna. Due anni dopo, insieme a Giuseppina (in religione madre Maria Igilda) Rodolfi, diede inizio alla Congregazione, poi detta delle Suore Missionarie dell’Immacolata, delle quali fu Superiora generale dal 1948 al 1963. Morì l’8 maggio 1967. Le sue spoglie mortali riposano, dal 13 febbraio 2012, presso la chiesa di San Siro alla Vepra a Milano, a cui è annessa la casa delle suore. Nel 2006 le Suore Missionarie dell’Immacolata hanno ufficialmente riconosciuto madre Giuseppina e suor Maria Igilda come Fondatrici, monsignor Lorenzo Maria Balconi come Cofondatore e padre Paolo Manna (Beato dal 2001) come ispiratore del loro carisma.
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Madre Giuseppina Dones nasce l’8 gennaio 1880, a Seguro di Settimo Milanese, da una famiglia profondamente cristiana, dove impara a praticare la carità e ad amare la preghiera.
Dotata di intelligenza vivace e di volontà decisa, aspira all’insegnamento, ma, seguendo il volere del padre, lavora nell’amministrazione dell’azienda agricola della famiglia. Ama molto leggere e tenersi al corrente di tutti gli avvenimenti del mondo.
Durante le “Sante Missioni” che si svolgono in Parrocchia, dal 27 novembre al 4 dicembre 1898, alle quali partecipa con la sorella Ida, sente la chiamata alla vita religiosa, a cui non aveva mai pensato prima. Prende la decisione di farsi “Religiosa e religiosa Missionaria, tra le Figlie di S. Vincenzo de Paoli”.
Ma per l’opposizione della mamma, lasciandosi condurre dalla volontà di Dio, accetta la proposta di entrare nell’Istituto delle Suore della Riparazione, sentendo che anch’esse hanno missioni.
Vi entra il 16 luglio 1899 e il 28 ottobre 1902 fa la Professione religiosa. Accoglie con disponibilità i vari incarichi che le sono affidati nell’Istituto (assistenza e insegnamento alle ragazze) fino a quando P. Manna, a nome dell’Istituto per le Missioni Estere di Milano, chiede alle Suore della Riparazione la collaborazione prima per la spedizione del periodico “Propaganda Missionaria” e poi per l’amministrazione della rivista “Le Missioni Cattoliche”.
Sr. Giuseppina, che all’annuncio della proposta si era sentita internamente toccata, è scelta come responsabile di questo servizio, che fa capo a P. Manna, e che inizia, con altre consorelle, il 9 gennaio 1917.
Sin dal principio, vede in un certo senso realizzata, in questo impegno, la sua aspirazione missionaria. Si dedica ad esso con senso di responsabilità, con saggezza, con spirito di sacrificio, collaborando con la sua dedizione alla diffusione della stampa missionaria.
Aumentando il lavoro per le numerose pubblicazioni e iniziative di P. Manna, e non avendo il suo Istituto altri soggetti da mettere a disposizione, sorge in lei l’idea di assicurare personale all’Opera con una nuova Congregazione.
Mentre l’idea si va fissando nella sua mente, una disposizione della Santa Sede, comunicata nel luglio 1919, viene a turbarla profondamente: tutti i membri delle Congregazioni religiose di voti temporanei (come le Suore della Riparazione) devono emettere i voti perpetui.
Sr. Giuseppina cerca una persona di fiducia a cui confidare il suo conflitto interiore e decide di rivolgersi a P. Manna per manifestargli tutto il suo pensiero. L’incontro avviene il 15 agosto 1919 e resterà per lei un momento che non dimenticherà mai; le parole di P. Manna le danno calma e tranquillità. Consigliata anche dal confessore emette i voti perpetui, ma l’idea del progetto ritorna ben presto.
Nel marzo 1926, quando P. Manna le chiede formalmente la sua disponibilità per la nuova Opera che sembra voler realizzare presto, dà con timore, ma con decisione il suo assenso.
Ma non è ancora arrivata l’ora desiderata. Sr. Giuseppina deve accettare di vivere parecchi anni nell’attesa e nella preghiera condividendo speranze e sofferenze con Giuseppina Rodolfi, che nel settembre 1927 le aveva confidato le sue aspirazioni missionarie.
L’attesa si prolunga fino al 1934, quando il III Capitolo generale del PIME, tenutosi ad Hong Kong, approva la decisione di occuparsi della fondazione di una nuova Congregazione femminile missionaria. L’incarico è affidato al nuovo Superiore generale, Mons. L. M. Balconi, che non tarda a metterlo in esecuzione.
La prima persona interpellata per questo, dopo P. Manna, è Sr. Giuseppina Dones che collabora alla preparazione soprattutto coi suoi consigli e che l’8 dicembre 1936 dà inizio con Giuseppina Rodolfi alla nuova famiglia missionaria.
Pur restando Suora della Riparazione, Sr. Giuseppina guida come “Madre”, con fermezza e con amore, con dedizione e spirito di sacrificio, gli inizi e lo sviluppo della nuova Opera, orientandola coi suoi insegnamenti, frutto di una lunga esperienza.
Finalmente, il 10 gennaio 1948, M. Giuseppina Dones passa definitivamente alla Congregazione delle Missionarie dell’Immacolata, di cui viene nominata prima Superiora generale, incarico che ricopre fino al 1963.
Ha la gioia non solo di vedere la Congregazione aprirsi alle missioni (India, Bangladesh, Brasile e una presenza in America del nord), ma anche di visitare le sue missionarie sul campo (in India nel 1951, in Brasile nel 1958).
Terminato il suo mandato di Superiora generale, già avanzata in età e ammalata, continua a seguire col pensiero e con la preghiera “le sue figlie” sparse nel mondo, finché il Signore la chiama al premio eterno, l’8 maggio 1967.
Fonte:
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Missionarie dell’Immacolata PIME, “Cenni Storici”, a cura dell’Archivio Storico, 2010 (www.mdipime.org)
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