Gasperina, Catanzaro, 7 dicembre 1879 – Gasperina, Catanzaro, 18 ottobre 1951
Padre Francesco Caruso fu una grandissima personalità sacerdotale, inestimabile confessore e direttore spirituale, guida saggia di sacerdoti e laici consacrati, anima di profonda vita interiore, centrata su un grande amore all'Eucaristia e alla Madonna, sempre unita a Dio con la preghiera, in un costante e penitente dominio di sé, luminoso nella sua fede, ardente e infaticabile nel suo amore a Dio e al prossimo, esemplare per la sua umiltà e obbedienza alla Chiesa, angelico nella sua castità, grande nell'offerta lieta della sua vita (vittima) per il Signore, per la Chiesa, per la santificazione e formazione dei sacerdoti. Nato a Gasperina il 7 dicembre 1879, è stato ordinato sacerdote il 19 aprile 1908. Fu parroco di Sellia e poi della Stella in Catanzaro. Ricoprì l'ufficio di Rettore e Padre Spirituale del Seminario e fu Penitenziere della Cattedrale di Catanzaro. Visse il suo sacerdozio con entusiasmo e amò senza limiti i poveri. Il suo motto: "Solo Dio e le anime". Fondò la Casa dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria per gli orfani. Morì in Gasperina il 18 ottobre 1951. Papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile il 5 maggio 2020.
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Francesco Caruso (al battesimo Francesco Antonio Nicola) nacque a Gasperina, antico paese della diocesi di Catanzaro-Squillace, il 7 dicembre 1879. Ebbe un'educazione religiosa molto solida e profonda in una famiglia che aveva accolto come dono di Dio ben quindici figli. Visse un'infanzia e una giovinezza all’ombra della Chiesa. Nutrì fin da giovinetto il desiderio di diventare sacerdote, ma le difficoltà economiche della famiglia non ne permisero l'immediata realizzazione. Dopo l’istruzione elementare, lavorò nei campi.
A 18 anni si arruolò, volontario, per il servizio militare. All'età di venti anni, nel 1900 domandò di essere accolto nel Seminario di Squillace, ma i Superiori del tempo non lo accettarono. Il giovane non si scoraggiò e si rivolse al Seminario di Catanzaro. Mons. Bernardo De Riso accolse il giovane Caruso e lo affidò alle cure del Rettore Sac. Don Gioacchino Pace.
Il giovane s'impegnò profondamente, curando la formazione dello spirito e della mente: pun¬tò sulla Grazia e sul suo desiderio di corrispondervi. In soli otto anni passò dalle elementari al sacerdozio, che ricevette il 18 aprile 1908, nella Cattedrale di Catanzaro dal nuovo Vescovo della diocesi, Mons. Pietro Di Maria.
L’anno successivo don Francesco Caruso ebbe la possibilità di effondere sulle anime la ricchezza spirituale del suo sacerdozio: il 14 aprile 1909 fu nominato Parroco di Sellia Superiore. Un impegno profondo di evangelizzazione e una cura paterna di quella popolazione rurale carat¬terizzò il suo lavoro.
Nell'ottobre del 1912, il Vescovo lo chiamò all’ufficio di Rettore del Seminario Vescovile di Catanzaro, incarico che esercitò fino al 1919. S'impegnò con tutte le sue energie alla formazione dei seminaristi: come guida del Seminario, condivise la sua vita di educatore con i giovani aspiranti al sacerdozio in ogni momento della giornata, puntò sulle scuole interne e su un’intensa formazione interiore.
Il 14 dicembre 1919 il nuovo Vescovo di Catanzaro, Mons. Giovanni Fiorentini, uomo di bontà e di pace, nominò don Francesco Caruso Padre Spirituale del Seminario. Sarà questa la missione principale di tutta la sua vita, per la quale immolò tutto se stesso. Da ora in avanti schiere innumerevoli di sacerdoti devono a lui lo spessore e la fecondità del loro sacerdozio. Un lavoro intenso svolto nel silenzio, nella preghiera e nell'offerta della vita. Questo lavoro porterà una meravigliosa ricchezza di grazia e di doni alla Chiesa delle diocesi calabresi, particolarmente di Catanzaro e Squillace. Dal 1916 al 1923 Padre Francesco Caruso curò pastoralmente anche la piccola parrocchia della Stella, nei pressi del Seminario.
L'11 giugno 1923 venne nominato Canonico Penitenziere della Cattedrale di Catanzaro con Bolla Pontificia di Pio XI. Lasciato il lavoro parrocchiale, esercitò il ministero di confessore della città per tutta la vita. La sua guida illuminata si estese anche agli alunni del nuovo Seminario Regionale, voluto con lungimirante tenacia dal Papa S. Pio X, di cui porta il nome. La vocazione, la missione, la personalità di Padre Francesco Caruso sono definitivamente fissate. Il confessionale diventerà l'altare del sacrificio della sua vita. Tutti i giorni, mattina e sera, il Padre attese i penitenti, pregò e amministrò il perdono di Dio.
Accanto a questo lavoro di confessore e di guida spirituale dei seminaristi, Padre Francesco Caruso operò tanto per l’evangelizzazione e per la formazione del laicato cattolico con la fondazione del Terz'Ordine Domenicano a Catanzaro e a Gasperina, cui aderirono centinaia di anime elette, 18 delle quali (solo a Gasperina) si consacrarono al Signore. Tutte queste energie di bene il Padre le indirizzò verso finalità sociali-religiose a vantaggio dei minori abbandonati e delle vittime della guerra, i cui devastanti effetti si sentirono specialmente dopo il terribile bombardamento del 27 agosto 1943 su Catanzaro, che distrusse pure la Cattedrale, il Seminario e l’Episcopio.
Quest'attività sociale iniziò il 29 dicembre 1944 con l'apertura di una casa di accoglienza in via Bellavista di Catanzaro con quindici ospiti. Quest'opera iniziale, insufficiente, diede il via alla costruzione della nuova Casa dei Sacri Cuori, anche se il Padre non ebbe la gioia di vedere l’opera completata. Dopo che i bombardamenti Padre Caruso per cinque anni fu ospite e direttore spirituale della Suore del Buon Pastore, fino al settembre 1949, quando per ragione di salute ritornò a Gasperina e fu ospite a casa del fratello.
Morì la mattina del 18 ottobre 1951, da tutti riconosciuto come un santo per la sua pietà, la sua rettitudine, la sua prudenza e la sua bontà. I suoi resti mortali riposano nella Chiesa parrocchiale di Gasperina.
Sulla base della sua persistente fama di santità, l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace il 13 settembre 1998 ha avviato la causa di beatificazione e canonizzazione. Papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile il 5 maggio 2020.
Chi vuole approfondire la spiritualità del Servo di Dio, uomo di grande carità e di vita interiore, può farlo visitando il sito dedicato: http://francescoantoniocaruso.blogspot.it/
Autore: Padre Pasquale Pitari, Ofmcapp
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