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San Chentingerno (Kentingern) Vescovo e abate

13 gennaio

circa 518 – 603/612

Nato nel VI secolo in Scozia da una principessa incinta di un uomo sconosciuto, fu costretto a fuggire in esilio a causa della turbolenta situazione politica. In Galles fondò un monastero e fu vescovo di Sant'Asaph. Rientrato in Scozia, si stabilì a Glasgow, dove raccolse attorno a sé una nuova comunità e fu acclamato vescovo. La sua fama di santità si diffuse rapidamente e fu riconosciuto come protovescovo di Glasgow. Morì intorno al 603, all'età di circa 85 anni.

Martirologio Romano: A Glasgow in Scozia, san Chentigerno, vescovo e abate, che in questa città pose la sua sede e si tramanda che abbia dato vita a una grande comunità monastica secondo il modello della Chiesa delle origini.


Mentre le notizie storiche su di lui sono quasi inesistenti e si perdono nelle nebbie del tempo che avvolgono le terre gallesi e scozzesi, abbondano invece le narrazioni leggendarie sulla vita di San Kentingern, che veniva chiamato anche “Mungo”, cioè “diletto”. Proprio su questo nome è basata una delle tante leggende: sua madre, la principessa Thaney, venne ingravidata da un uomo sconosciuto ed una volta scoperta fu condannata ad essere gettata, a bordo di un carretto, dalla cima di una rupe.
Miracolosamente si salvò e, dato alla luce il figlio, lo affidò a San Servano, che gli impose il nome di Mungo. Una volta cresciuto, Kentingern si mostrò desideroso di intraprendere una vita solitaria ed adottò allora lo stile monastico irlandese, stabilendosi infine nella zona dell’odierna Glasgow. Raccolse attorno a sé una nuova comunità e la fama delle sue virtù si diffuse a tal punto che la gente del luogo lo acclamò vescovo. La consacrazione episcopale avvenne per mano di un vescovo irlandese.
Intraprese la sua attività pastorale nella regione di Strathclyde, ma la turbolenta situazione politica lo costrinse ben presto all’esilio e secondo la tradizione fondò in Galles un grande monastero e fu vescovo di Sant’Asaph. Ritornato poi al nord, trascorse un periodo nel Dumfriesshire, per ritornare infine a Glasgow.
La leggenda dell’anello e del pesce, simboli raffigurati nel City Arms della città scozzese, narra che la moglie del re Rydderch diede quale pegno d’amore ad un cavaliere un anello regalatole dal consorte. Il sovrano sorprese allora il cavaliere nel sonno e senza svegliarlo gli sfilò l’anello e lo gettò in mare. Chiese poi alla regina di mostrargli l’anello che le aveva donato: essa, presa dal panico, chiamò Kentingern in suo soccorso e questi mandò un frate a pescare. Dentro ad un salmone pescato fu miracolosamente ritrovato l’anello.
Il santo vescovo incontrò San Colomba ormai in fin di vita e con lui scambio il suo bastone pastorale. Pare che morì verso l’anno 603 o secondo altre versioni nel 612, forse all’età di 85 anni che pare più brobabile di quella di 185 indicata da un biografo. In Scozia ed in altre diocesi vicine San Kentingern è venerato quale protovescovo di Glasgow, forse poichè secondo la tradizione nella cattedrale di tale città sarebbero custodite le sue reliquie.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2007-01-10

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