San Domenico Cam Sacerdote e martire

Festa: 11 marzo

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1792 - 1859

Nato in Vietnam nel 1792, fu un religioso domenicano che dedicò la sua vita all'evangelizzazione. Durante la persecuzione di Tự Đức, venne incarcerato e condannato a morte per la sua fede. Nonostante le torture, San Domenico Cam rimase irremovibile e morì martire nel 1859. Beatificato nel 1951 e canonizzato nel 1988.

Martirologio Romano: Nella città di Hưng Yên nel Tonchino, ora Viet Nam, san Domenico Cẩm, sacerdote e martire, che per molti anni esercitò clandestinamente il suo ministero con pericolo di vita, anche dopo essere finito in carcere, e, condannato a morte per ordine dell’imperatore Tự Đức, abbracciò la croce del Signore che aveva fermamente rifiutato di calpestare.

Nato nel 1792 nell'odierno Vietnam, San Domenico Cam, religioso domenicano, si distinse per la sua dedizione alla fede e il suo coraggio di fronte alle avversità. La sua vita, spesa per la predicazione del Vangelo e la cura dei cristiani, culminò con il martirio nel 1859, durante la persecuzione di Tự Đức.
Fin dalla giovane età, Domenico Cam dimostrò una profonda vocazione religiosa. Entrò nell'Ordine dei Domenicani e, dopo la sua ordinazione sacerdotale, si dedicò con zelo all'evangelizzazione del Tonchino. In un contesto di crescente ostilità verso il Cristianesimo, egli operò instancabilmente, anche in clandestinità, per confortare i fedeli e rafforzare la loro fede.
Nel 1859, Domenico Cam fu arrestato e incarcerato. Le autorità imperiali lo sottoposero a dure prove, cercando di costringerlo ad abiurare la sua fede. Ma il santo martire rimase irremovibile, rifiutando di calpestare la croce e professando con ardore la sua devozione a Cristo.
Condannato a morte, Domenico Cam affrontò il suo destino con serenità e coraggio. Il 18 maggio 1859, venne decapitato insieme ad altri cristiani. Il suo martirio testimoniò la forza incrollabile della sua fede e la sua dedizione al Vangelo.
San Domenico Cam è stato beatificato nel 1951 e canonizzato nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II.

Autore: Franco Dieghi