m. 480
Martirologio Romano: A Lauconne nel territorio di Lione, in Francia, anniversario di san Lupicino, abate, che insieme al fratello san Romano diede impulso alla vita monastica tra i pendii del Giura.
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Lupicino dopo la morte della sua sposa si ritirò presso il fratello, Romano, che viveva in solitudine. Insieme, fondarono due monasteri: Condat, chiamato più tardi Saint-Oyend (S. Eugendus) e quindi Saint-Claude, e Lauconne, chiamato in seguito S. Lupi-cino. I due fratelli dirigevano contemporaneamente le comunità, ma L., più austero per se stesso, si dimostrò assai più rigido di Romano nel mantenere la disciplina ed osservare la regola e più severo anche nel reclutamento. Alla morte di Romano, Lupicino assunse il governo dei due monasteri. Fu protettore delle popolazioni circostanti e, in particolar modo, assunse le difese del conte Agrippino contro il re burgundo. Mori nel 480. La biografia di Lupicino, Romano e Oyend (Eugendus), fu redatta da un monaco di Condat poco dopo la morte dì quest'ultimo (516 o 517), di cui aveva raccolte le informazioni. Pubblicando questo documento, B. Krusch gli nega ogni autorità storica, ma il Duchesne, il Poupardin e il Delehaye riconoscono il suo valore. Esiste anche un'altra biografia di Lupicino e Romano dovuta a Gregorio di Tours, ma di minor valore. Le reliquie di Lupicino furono traslate un 3 lugl. pochi anni dopo la sua morte; una ricognizione effettuata nel 1689 rivelò che il corpo si era conservato intatto. Fino alla Rivoluzione francese, il .6 giug. di ogni anno le reliquie erano solennemente trasportate da S. Lupicino fino alla chiesa del capitolo di Saint-Claude. Usuardo ha posto la festa di Lupicino al 21 marzo, data conservata dal Martirologio Romano. Lupicino, Romano e Oyend sono chiamati santi benedettini, perché i loro monasteri, per quanto anteriori a s. Benedetto, hanno successivamente adottata la Regola benedettina. Il Wion, per aggirare la difficoltà, pone Lupicino un secolo più tardi. Oggi Lupicino e Romano sono festeggiati insieme, nelle diocesi di Besancon e di Belley, al 28 febbraio.
Autore: Rombaut Van Doren
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