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† 1 giugno 1862
Nato da una famiglia di contadini vietnamiti, dimostrò fin da piccolo una profonda devozione religiosa. In un periodo di persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore Tự Đức, Giuseppe, appena ventenne, si rifiutò di rinnegare la sua fede nonostante torture e minacce.Arrestato e imprigionato, Giuseppe resistette con incrollabile fermezza alle torture e alle pressioni per abiurare la sua fede. Condannato a morte, fu decapitato il 1° giugno 1862. Beatificato nel 1998 e canonizzato nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II.
Martirologio Romano: Nella città di Hung Yen nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Túc, martire, che giovane contadino, fu più volte messo in carcere e torturato per essersi rifiutato di calpestare la croce e venne infine decapitato sotto l’imperatore Tu Duc.
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Giuseppe Tuc nacque nel 1842 nel villaggio di Dong Cuu, vicino alla città di Hưng Yên, nel Tonchino, l'odierno Vietnam. La sua era una famiglia di umili contadini, profondamente devota alla fede cattolica. Fin da piccolo, Giuseppe si distinse per la sua pietà e il suo zelo religioso, frequentando assiduamente la catechesi e partecipando con fervore alle celebrazioni liturgiche.
All'epoca, il Vietnam era sotto il dominio dell'imperatore Tự Đức, che perseguitava duramente i cristiani. Nel 1862, la persecuzione si intensificò e molti fedeli furono arrestati, torturati e uccisi. Giuseppe, appena ventenne, non si lasciò intimorire dalle minacce e continuò a professare apertamente la sua fede.
Un giorno, mentre si recava ai campi per lavorare, fu fermato da alcuni soldati imperiali e condotto davanti al mandarino locale. Il funzionario gli ordinò di rinnegare la sua fede e di calpestare la Santa Croce. Giuseppe, con voce ferma e decisa, rifiutò categoricamente. Di fronte alla sua incrollabile fede, il mandarino lo fece arrestare e imprigionare.
In carcere, Giuseppe fu sottoposto a torture e umiliazioni, ma la sua fede non vacillò mai. Continuava a pregare e a incoraggiare i suoi compagni di prigionia. Dopo mesi di sofferenze, il 17 maggio 1862, fu condannato a morte per decapitazione.
Il 1° giugno 1862, Giuseppe Tuc fu condotto al luogo del martirio. Mentre saliva sul patibolo, pregava con fervore e rivolgeva parole di conforto ai cristiani presenti. Con un colpo di spada, la sua giovane vita fu stroncata, ma la sua testimonianza di fede divenne un faro luminoso per i cristiani perseguitati del Vietnam.
San Giuseppe Tuc è commemorato annualmente il 1° giugno, anniversario del suo martirio. Nel 1998, è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita in Vietnam. Nel 2000, è stato canonizzato dallo stesso Pontefice. Le sue reliquie sono custodite nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
Autore: Franco Dieghi
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