Nato dalla famiglia dei conti di Stahleck, dopo aver servito come paggio alla corte di Heidelberg, Everardo, ancora giovanissimo, volle farsi cistercense nell'abbazia di Schoenau, non lontano da quella città. Ma, non avendo compiuto gli studi, non fu accettato. Non rinunziò tuttavia alla vita religiosa e, all'età di sedici anni, si ritirò in un eremitaggio, che costruì lui stesso a Chumbd, presso Simnern, nella diocesi di Magonza. Volle in seguito fondare un monastero di monache cistercensi. Si rivolse allora all'abate Arnoldo di Eberbach, abbazia situata nella diocesi di Magonza, il quale gli inviò un gruppo di religiose dell'abbazia di Marienhausen, presso Rudeshein nella stessa diocesi di cui aveva la cura. Fu così che nacque l'abbazia di Chumbd (o Comeda), che fu sottoposta, essa pure, all'abate di Eberbach. Solo allora Everardo ricevette l'abito dell'Ordine. Promosso e ben presto suddiacono, fu nominato padre spirituale delle religiose, fra cui si trovavano due sue sorelle. Un fratello lo raggiunse poi come frate converso a Comeda. Dopo una lunga malattia, Everardo morì in concetto di santità a ventott'anni, il 30 novembre 1191, e fu sepolto nella chiesa del monastero. I Cistercensi l'hanno iscritto nel loro Menologio. Essendo stata l'abbazia di Comeda soppressa nel 1566, i suoi resti furono trasferiti nell'abbazia di Himmerod.
Autore: Marie-Anselme Dimier
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