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San Giusto di Canterbury Vescovo

Festa: 10 novembre

Roma ? – Canterbury, 627

Monaco benedettino romano, fu missionario fra gli anglosassoni con sant'Agostino. Fu vescovo di Rochester e poi arcivescovo di Canterbury.

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Canterbury in Inghilterra, san Giusto, vescovo, che fu mandato dal papa san Gregorio Magno insieme con altri monaci per aiutare sant’Agostino nell’evangelizzazione dell’Inghilterra e divenne infine vescovo di questa sede.


Gregorio Magno e la sua politica missionaria
Dalla cronotassi degli arcivescovi di Canterbury, al quarto posto risulta il nome di Giusto: Sant’Agostino benedettino (Roma 13 novembre 534 - 26 maggio 604 deceduto); San Lorenzo († 28 aprile 604 consacrato - 2 febbraio 619 deceduto); San Mellito († 619 - 24 aprile 624 deceduto; San Giusto († 624 - 10 novembre 627 deceduto); Sant’Onorio († 627 - 30 settembre 653 deceduto), etc.
Verso la fine del VI secolo, papa Gregorio Magno intraprese una campagna di evangelizzazione della Britannia cristiana, dopo la prima fase ad opera di San Patrizio e di San Colombano, cui, però, era succeduto una diffusione di paganesimo e d’idolatria. Da Roma, papa Gregorio, nella primavera del 596, inviò una quarantina di monaci benedettini, guidati dal priore Agostino. Il drappello giunse nella primavera del 597, accolto da re Etelberto, che in precedenza aveva sposata la cristiana Berta, figlia del re franco Cariberto di Parigi.
La presenza della nuova regina Berta, fu di grande auspicio. Difatti, insieme a lei arrivò alla corte di Kent anche il vescovo Liutardo, che per esigenze spirituali della Regina adattò a chiesa una costruzione romana, dedicandola san Martino di Tours. E nella Pasqua del 601, lo stesso re Etelberto si fece battezzare e si convertì al cristianesimo, divenendo così anche il primo monarca cristiano del mondo anglosassone.
Nel 602, il vescovo Agostino istituì la sede vescovile di Canterbury, erigendo la nuova cattedrale, dedicata a Cristo Salvatore; mentre nei pressi della chiesa di san Martino eresse un monastero, nella cui chiesa, a San Pietro dedicata, vennero raccolte le tombe dei vescovi e dei reami della corte di Canterbury. Dopo alcune successioni, nel 624 papa Bonifacio V inviò il pallio di primate a Giusto di Canterbury, che lo tenne fino alla morte, avvenuta il 10 novembre 627.
Alla morte di sant’Etelberto, salì al trono il figlio Edbaldo, che ben presto ripudiò la fede cristiana e cominciò anche a perseguitare i seguaci di Cristo, tanto che alcuni preferirono rifugiarsi nella vicina Gallia, come per esempio Mellito e Giusto, mentre Lorenzo restò sulla cattedra, sfidando il nuovo Re. Alla fine, Edbaldo, a causa della fortezza e tenacia del Vescovo Lorenzo, si convertì al cristianesimo, e così anche i vescovi Mellito e Giusto, insieme ad altri cristiani, fecero ritorno nel regno di Kent. Quando il vescovo Lorenzo, morì nel 619, ebbe la degna sepoltura a fianco di Sant’Agostino, nell’abbazia di Canterbury

Profilo biografico di Giusto
Non si conosce la data di nascita di Giusto. Con certezza si sa che nella seconda missione organizzata da Gregorio Magno, nel 601, per evangelizzare l’Inghilterra, dopo il primo drappello di quaranta monaci benedettini, con a capo l’abate Agostino; inviò un altro gruppo di missionari, in aiuto al primo, capeggiato dall’abate benedettino Mellito, insieme ai monaci Paolino, Rufiniano e a Giusto.  Certamente d’origine romano, Giusto apparteneva all’Ordine di San Benedetto, nel monastero di Sant’Andrea sul Clivo di Scauro al Celio, in Roma.
Con la conversione del Re Etelberto, l’Arcivescovo di Canterbury, il monaco Agostino, istituì la cattedrale di Sant’Andrea, e come Primate consacrò primo vescovo di Rochester proprio Giusto nel 604. In questo periodo, l'evento più importante della sua nuova missione pastorale di Giusto fu l'evangelizzazione della Northumbria. Compito reso più agevole anche dal matrimonio di Edwin, re della Northumbria, con Ethelberta, sorella di Edbardo, re di Kent.
Durante questa missione, Paolino fu consacrato arcivescovo di York da Giusto e, nel giro di due anni, re Edwin fu battezzato con molti dei suoi sudditi in una piccola chiesa costruita a York vicino all'odierna cattedrale.
Dopo il forzato esilio in Gallia, nel 618, a causa della persecuzione contro i cristiani da parte del nuovo Re Edbaldo. Giusto e gli altri rientrarono l’anno successivo, a causa della conversione dello stesso Re Edbaldo, che favorì il ritorno in patria. Alla morte del Vescovo Mellito, il 24 aprile 624, Giusto gli successe sulla cattedra primaziale di Canterbury, come quarto arcivescovo.
Per la l’elezione ad arcivescovo di Canterbury, ricevette direttamente dal papa Bonifacio V il pallio primaziale, insieme a una lettera elogiativa per il suo assiduo ministero svolto a vantaggio delle popolazioni britanniche. Resse la cattedra di Canterbury fino alla sua morte, il 10 novembre 627. Venne sepolto nella chiesa abbaziale dei SS Pietro e Paolo.
 
Culto e santità
Sulla tomba del santo Arcivescovo Giusto si sviluppò subito e immediatamente una speciale venerazione e un culto pubblico, tanto da riconoscerlo e proclamarlo come Santo. E come tale lo venerano la Chiesa cattolica, le Chiese Ortodosse orientali e la Chiesa Anglicana.

La festa liturgica ricorre il 10 novembre.

 


Autore:
P. Giovanni Lauriola ofm

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Aggiunto/modificato il 2018-02-17

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