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Beata Maria Bartolomea Bagnesi Domenicana

28 maggio

Firenze, 1514 - 1577

La fiorentina Maria Bartolomea Bagnesi trascorse gran parte dell'esistenza immobilizzata a letto dalla malattia. Dopo morta, compì un miracolo in favore di un'altra donna che sarebbe divenuta santa dopo aver vissuto anche lei nella sofferenza, Maria Maddalena de' Pazzi (che di poco la precede nel calendario, il 25 maggio). Quest'ultima nel 1582 era entrata nel monastero fiorentino delle Carmelitane di Santa Maria degli Angeli, dove Maria Bartolomea era stata sepolta pochi anni prima, nel 1577, e dove ancora oggi si venera il suo corpo incorrotto. La beata era nata nel 1514 e a diciott'anni era stata colpita da una grave, misteriosa malattia che si intensificava ogni venerdì, nella Settimana Santa e in varie altre solennità liturgiche. Lei la sopportò con fede. A 33 anni il male le diede una tregua, permettendole di vestire l'abito di Terziaria domenicana. Il culto è stato approvato dal 1804. (Avvenire)

Martirologio Romano: A Firenze, beata Maria Bartolomea Bagnesi, vergine, suora della Penitenza di San Domenico, che per circa quarantacinque anni sopportò molti e aspri dolori.


Maria Bartolomea, di nobile famiglia fiorentina, fu un magnifico giglio che spuntò e crebbe tra acutissime spine. Fin dalla più tenera infanzia essa desiderò di essere tutta di Gesù, e l’andava dicendo con infantile entusiasmo. Se poi, per caso, si sentiva, per scherzo, rispondere negativamente, scoppiava in lacrime inconsolabili. Rimasta presto senza mamma, essa fu l’angelo del focolare domestico, di cui prese, con raro senno, il governo. Il babbo se la vedeva crescere accanto, bella e gentile, e per lei vagheggiava il più roseo avvenire. Molti giovani nobili, attratti dal suo soave incanto, la chiesero in sposa. Il padre ne parlò alla figlia, dicendo che per lei non si trattava che di scegliere, perché egli non desiderava altro che di vederla sposa felice. Essa si sentì venire meno. Un tremito strano la colse e tutte le membra le si disciolsero. Portata a braccia sul letto iniziò per lei un martirio che durò quarantacinque anni, sempre in preda a malanni, crudeli e misteriosi, che s’intensificavano ogni venerdì, nella Settimana Santa e nelle varie solennità dell’anno. A trentatré anni ebbe una miracolosa tregua ai suoi mali e poté così ricevere l’Abito del Terz’Ordine Domenicano, da lei tanto desiderato. A tante infermità si aggiunsero le calunnie degli uomini e gli assalti del demonio, ma niente poté abbattere la sua pazienza. Il suo letto fu una cattedra e di lì essa, con gli esempi, le parole, le lettere fu a tante anime luce di vita. Morì il 28 maggio 1577. Venne sepolta nel Monastero Carmelitano di Santa Maria degli Angeli a Firenze, dove si venera il suo corpo incorrotto. Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, entrata più tardi in quel Monastero, fu miracolosamente guarita per sua intercessione. Papa Pio VII l’11 luglio 1804 ha approvato il culto.


Autore:
Franco Mariani

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Aggiunto/modificato il 2002-04-10

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