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1571 - 1617
Nativo della Vecchia Castiglia, entrò nel convento domenicano di Valladolid.Nel 1598 partì per le missioni nelle Filippine, dove si dedicò all'apostolato con tale entusiasmo e zelo che fu colpito da un forte esaurimento e i superiori lo fecero ritornare in Spagna. Nel 1611 ottenne di ritornare in Oriente. Fu prima a Manila e poi in Giappone, dove fondò le confraternite del Rosario e del ss.mo Nome di Gesù e diffuse il libro di fra Luigi de Granada Guida del peccatore in giapponese. Nel 1614 l'imperatore del Giappone iniziò la persecuzione vietando ai suoi sudditi di abbracciare la fede cattolica e intimando a tutti i missionari cattolici di lasciare il paese sotto pena di morte. Da questo momento fino al 1° giugno del 1617, giorno in cui fu decapitato, il b. Alfonso, instancabile come sempre, incoraggiava i cristiani a perseverare nella fede, battezzava, confessava, predicava, celebrava la s. Messa, riconciliava gli apostati.
Etimologia: Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico
Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Omura in Giappone, beati martiri Alfonso Navarrete, dell’Ordine dei Predicatori, Ferdinando di San Giuseppe de Ayala, dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, sacerdoti, e Leone Tanaka, religioso della Compagnia di Gesù, che in odio alla fede cristiana, per editto del comandante supremo Hidetada, insieme furono decapitati.
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