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San Siro di Genova Vescovo

29 giugno

Struppa, Genova, III-IV secolo – Genova, 29 giugno 381 circa

Vescovo di Genova, si dedicò con grande zelo alla cura delle anime. Nel periodo del suo servizio pastorale, la vita cristiana progredì a tal punto che i suoi contemporanei e i posteri ricordarono il nome di Siro come quello di un pastore santo e vigilante.
Visse nel secolo IV. In età avanzata e in fama di santità morì il 29 giugno. Fu sepolto nella basilica dei Dodici Apostoli, che in seguito prese il suo nome ed è ricordata da san Gregorio Magno.
A Genova la sua festa si celebra il 7 luglio a ricordo della traslazione delle sue reliquie nella Chiesa cattedrale ad opera del vescovo Landolfo.

Etimologia: Siro = nativo della Siria, dal latino

Emblema: Bastone pastorale, Mitra

Martirologio Romano: A Genova, san Siro, che è venerato come vescovo.


La nomina dell’arcivescovo di Genova, Cardinal Tarcisio Bertone, a nuovo Segretario di Stato vaticano ha ridestato l’interesse per la figura del santo oggi festeggiato, in particolare grazie alla lettera che il pontefice Benedetto XVI ha indirizzato ai fedeli di tale Chiesa locale per spiegare loro il motivo di tale scelta e rassicurarli sulla sua volontà di “provvedere quanto prima alla nomina del nuovo successore sulla Cattedra di San Siro”.
Il nome di questo santo rievoca principalmente il celebre stadio milanese, il cui nome è dovuto in realtà un altro santo omonimo, vescovo e martire presso Pavia nel IV secolo e festeggiato al 9 dicembre, il cui culto si è esteso sino a Milano.
Il Martyrologium Romanum cita invece in data odierna un San Siro coevo del precedente e perciò talvolta con esso confuso. Questi fu vescovo del capoluogo ligure, ove si dedicò con grande zelo alla cura delle anime sottoposte alla sua cura. Pochissimo sappiamo delle sue origini, ma alcuni studiosi lo vorrebbero nativo del fondo vescovile di Molliciana, odierna Mollesana, e quindi più precisamente nella zona di Struppa, ove infatti sorge una grande ed antica basilica a lui dedicata. Non a caso il santo è talvolta citato come “San Siro di Struppa”. La tradizione narra che fosse figlio di Emiliano Dolcino e discepolo del vescovo Felice.
Nel periodo del suo ministero pastorale, collocabile approssimativamente tra il 349 ed il 381, la vita cristiana della città di Genova progredì a tal punto che i suoi contemporanei tramandarono ai posteri il nome di Siro abbinandolo meritevolmente al ricordo di un pastore santo e vigilante. In età ormai avanzata e circondato da un’indiscussa fama di santità, Siro morì il 29 giugno di un anno imprecisato, forse proprio il 381 che viene considerato l’ultimo del suo episcopato.
Ricevette sepoltura nella basilica genovese dei Dodici Apostoli, che in seguito prese il suo nome ed è fu citata anche da san Gregorio Magno. In seguito le sue spoglie vennero traslate nella Cattedrale ad opera del vescovo Landolfo ed in tale anniversario, il 7 luglio, l’arcidiocesi di Genova ne celebra la festa. Il martirologio romano, che ricorda i santi ed i beati nell’anniversario della loro nascita al cielo, ha invece optato per il 29 giugno.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2006-06-23

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