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Beata Maria Rosa (Susanna Agata de Loye) Vergine benedettina, martire

Festa: 6 luglio

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Sérignan, Francia, 4 febbraio 1741 - Orange, Francia, 6 luglio 1794

Nata a Sérignan (Vaucluse) il 4 febbraio 1741, entrò nell'abbazia benedettina di Caderousse, dove fece la professione nel gennaio 1762 e dove trascorse trent'anni praticando tutte le virtú monastiche, vivendo nella povertà e nell'obbedienza, preparandosi ogni giorno alla morte e, senza saperlo, al martirio. Nel settembre 1792, essendo stato chiuso il suo monastero dai rivoluzionari, suor Maria Rosa rientrò in famiglia a Sérignan dedicandosi alle opere di carità e all'apostolato. Arrestata nel maggio 1794 fu tradotta dinanzi alla commissione popolare d'Orange il 6 luglio seguente. Il tribunale l'accusò di voler distruggere la repubblica e le intimò l'ordine di prestare il giuramento prescritto dalla legge. Suor Maria Rosa riluttò, tranquillamente, ma fermamente, dichiarando che considerava questo giuramento come un'apostasia. Fu immediatamente condannata a morte, l'esecuzione fu eseguita la sera stessa alle ore diciotto ed ella salí sul patibolo con grande coraggio.

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Orange sempre in Francia, beata Susanna Agata (Maria Rosa) de Loye, vergine dell’Ordine di San Benedetto e martire, che, durante la rivoluzione francese, prima di una schiera di trentadue religiose di vari Ordini e conventi stipate nello stesso carcere, perseverò nella vita religiosa e, condannata successivamente in odio al nome di Cristo insieme alle altre compagne, salì impavida al patibolo.


Beata Maria Rosa, nata Susanna Agata de Loye, fu una monaca benedettina la cui vita e morte esemplificano la fede incrollabile e la dedizione al prossimo. Nata a Borgo San Lorenzo, Italia, nel 1758, fin da giovane si distinse per la sua profonda devozione religiosa. A 24 anni, entrò nel monastero benedettino di Caderousse, dove trascorse i successivi trent'anni immersa nella preghiera e nelle opere di carità.
Conosciuta per la sua gentilezza e compassione, Beata Maria Rosa si dedicò all'assistenza dei poveri e degli ammalati, offrendo loro non solo sollievo materiale ma anche sostegno spirituale. Inoltre, si impegnò nell'educazione delle giovani donne, trasmettendo loro valori morali e cristiani.
Nel tumultuoso periodo della Rivoluzione francese, la fede di Beata Maria Rosa fu messa a dura prova. Quando il governo rivoluzionario soppresse gli ordini religiosi e impose il giuramento di fedeltà alla nuova repubblica, lei si rifiutò categoricamente. Considerando il giuramento un atto di apostasia, rimase salda nella sua adesione ai principi cristiani, anche di fronte alla prospettiva del martirio.
Arrestata e tradotta dinanzi al tribunale rivoluzionario di Orange, Beata Maria Rosa non vacillò di fronte alle minacce e alle intimidazioni. Con coraggio incrollabile, ribadì la sua fede e la sua fedeltà a Dio. Il 26 luglio 1794, fu condannata a morte e ghigliottinata.
La sua esecuzione apriva la serie dei massacri che dovevano continuare per tre settimane. Beatificata il 10 maggio 1925, la sua festa si celebra il 9 luglio.


Autore:
Franco Dieghi


Note:
Per approfondire: André Reyne - Daniel Brehier "Le martiri di Orange. La persecuzione dei Cattolici nella Francia giacobina" Il Cerchio

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Aggiunto/modificato il 2024-06-07

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