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San Muziano Maria Wiaux Religioso

30 gennaio

Mellet, Belgio, 20 marzo 1841 - 30 gennaio 1917

"Prendete la regola dal primo all'ultimo capitolo e sotto ogni articolo scrivete pure: fratel Muziano l'ha osservato alla lettera". Così un confratello che lo aveva conosciuto descrisse l'obbedienza del religioso belga san Muziano Maria Wiaux al carisma dei Fratelli delle scuole cristiane. Nato come Luigi Giuseppe - nel 1841 nella famiglia di un fabbro a Mellet - era entrato nella congregazione a 15 anni. Fu catechista e maestro a Chimay, Bruxelles e Malonne, dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1917. Giovane e inesperto, corse il rischio di essere allontanato dall'apostolato scolastico per incapacità. Ma lui non si diede per vinto e continuò, dando lezioni complementari di musica (suonava pianoforte e armonium). Ricordando il carisma originario di "educazione cristiana dei poveri" si fece assegnare dai superiori alla scuola gratuita per i meno abbienti. Fu maestro di vita evangelica, tanto da essere chiamato dai ragazzi "il fratello che prega sempre". (Avvenire)

Martirologio Romano: A Malonne in Belgio, san Muziano Maria (Luigi) Wiaux, fratello delle Scuole Cristiane, che con somma costanza e assidua sollecitudine dedicò quasi tutta la vita all’educazione dei giovani.


Una vita più umile, semplice ed obbediente di così è difficile anche solo immaginarla. Luigi Giuseppe Viaux nasce in Belgio nel 1841 ed il suo futuro sembra già segnato dalla nascita: essere fabbro come papà , ma per questo mestiere non ha né il fisico né la predisposizione. A 15 anni entra nella Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, inizia il Noviziato, gli affibbiano il nome di Fratel Muziano ed a 18 anni gli affidano una classe a Malonne, in un grande collegio in cui è proibito fallire. E lui fallisce, perché giovane e inesperto. Anzi, è giudicato così fallimentare che i superiori pensano sia meglio per tutti, soprattutto per il buon nome del collegio, chiedere a Fratel Muziano di lasciare la Congregazione e tornarsene a casa. Lo salva in extremis un confratello, che lo prende sotto la sua ala protettrice perchè forse intravede le doti spirituali di quel “maestro fallito”. Così viene così “affidato” alle mani esperte di Fratel Massenzio, che da un giorno all’altro lo trasforma da insegnante in assistente di musica e disegno. Non sono materie per le quali Muziano senta particolari predisposizioni, ma in nome di santa obbedienza incomincia a disegnare e far disegnare, a schizzar paesaggi e a delineare animali. E questo per 50 anni, umilmente e docilmente come gli altri hanno deciso per lui. Ad un certo punto si decide che Muziano debba iniziare a suonare l’armonium ed anche se entrare nel mondo della musica è l’ultima delle cose a cui egli possa pensare, eccolo digitare sulla tastiera con tenacia e umiltà fino a diventar capace di insegnare musica agli alunni delle Magistrali. E questo fino alla morte. Non solo, perché gli altri così decidono, impara anche a suonare il flauto, il pianoforte, il contrabbasso; solo nell’organo non riesce a sfondare, perché l’uso della pedaliera continua ad essere per lui un ostacolo insormontabile. Gli affidano il suono della campanella alle 4 e trenta di ogni mattina e con puntualità invidiabile lo fa per 58 anni, fino a due giorni prima della morte: e solo quel giorno i confratelli si accorgono del servizio umile che egli ha svolto con assoluta fedeltà. Dove va tutte le mattine Muziano, dalle 9 alle 10, anche ora che ha 75 anni suonati? Ad esercitarsi all’armonium, secondo l’ordine ricevuto 55 anni prima: semplicemente perché nessuno si è ricordato di modificare quell’ordine. Cosa fa nel cortile tutto solo, ad ore fisse, anche sotto la tormenta o una tempesta di neve? Sorveglianza agli alunni, come gli è stato ordinato , semplicemente perché nessuno quel giorno ha modificato quell’ordine. Non è uno sprovveduto o un “semplice”: è uno che l’obbedienza la programma ogni mattina, passando ore e ore inginocchiato davanti al tabernacolo e poi davanti alla statua della Madonna. Muore il 30 gennaio 1917 e già da quel giorno si segnalano miracoli ottenuti per sua intercessione: Fratel Muziano, come al solito, continua ad “obbedire” a chi gli chiede qualcosa. Paolo VI lo beatifica nel 1977 e Giovanni Paolo II lo proclama santo nel 1989.


Autore:
Gianpiero Pettiti

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Aggiunto/modificato il 2007-05-08

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