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Servo di Dio Giuseppe Paolo Frassinetti Presbitero

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Genova, 15 dicembre 1804 - 2 gennaio 1868

Il venerabile sacerdote Giuseppe Paolo Frassinetti (Genova 1804- Genova 1868) fu un pastore d’anime generoso ed illuminato, proteso a realizzare e diffondere l’ideale della perfezione cristiana.
Parroco zelante alternó sempre il lavoro pastorale con lo studio, particolarmente nel campo morale, ascetico-mistico e storico. Uomo di equilibrio tra prassi e teoria seppe guardare con simpatia le nuove conquiste tecniche, utilizzandole per la diffusione della Fede cattolica.
Fecondo scrittore di spiritualitá e morale, si rivolse prevalentemente ai semplici, senza trascurare i sacerdoti ed i pastori d’anime. I suoi scritti sono apprezzati fino ad oggi.
Il suo messaggio viene raccolto e diffuso dalla Congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata ( Istituto clericale maschile di diritto pontificio) e dalle Missionarie Figlie di Santa Maria Immacolata (Istituto secolare femminile).


Nacque a Genova il 15. 12. 1804 da Giovan Battista Frassinetti, modesto commerciante e da Angela Viale. La sorella Paola, fondatrice della Congregazione delle Suore di Santa Dorotea della Frassinetti, é stata canonizzata nel 1983 ( vedi voce santa Paola Frassinetti). Gli altri tre fratelli, Francesco, Raffaele e Giovanni divennero anch’essi sacerdoti.
Amico di santi (sant’ Antonio Maria Gianelli, beato Tommaso Reggio, san Giovanni Bosco, beata Rosa Gattorno, santa Maria Domenica Mazzarello, sant’ Agostino Roscelli) fu un convinto assertore della vocazione alla santitá di tutti i battezzati e per questo ideale profuse tutte le sue energie, come direttore spirituale, parroco e scrittore.
Poco dopo l’ordinazione sacerdotale (1827) collaboró con Luigi Sturla nel rinnovamento catechistico di Genova, attraverso le Opere di San Raffaele e Santa Dorotea.
Sempre con lo Sturla fondó un sodalizio per l’ elevazione spirituale e culturale del giovane clero, comunemente chiamato Congregazione del Beato Leonardo. Ad esso affiancó una Accademia di studi ecclesiastici, alla quale collaborarono nomi destinati a diventare poi prestigiosi ( Gaetano Alimonda, Salvatore Magnasco, Tommaso Reggio, Filippo Maria Gentile).
Nel 1831 divenne parroco di Quinto al mare e nel 1839 parroco di S. Sabina a Genova col titolo di Priore. La parrocchia, nella sua concezione e nella pratica, doveva essere una vera comunitá, organizzata in gruppi ed associazioni con fini specializzati, dove la collaborazione per la Gloria di Dio e la salvezza delle anime unificava e mobilitava tutti senza formalismi e steccati.
Lui sapeva apprezzare e valorizzare gli altri, sapeva ascoltare e consigliare, era pronto a dare una mano in tutte le opere di bene. A Quinto volle accanto a sé la sorella Paola e la sostenne e consiglió nella fondazione del nuovo istituto. La canonica di santa Sabina divenne poi un centro di spiritualitá, in cui collaborarono sacerdoti originali e fervorosi come don Giacinto Bianchi, don Luigi Sturla ed i fratelli Raffaele e Giovanni Frassinetti. L’ esperienza pastorale del nostro é raccolta nell’ opera Manuale del Parroco novello, uno dei suoi scritti piú creativi e fortunati.
Assiduo al confessionale ed apprezzato direttore d’ anime, vigoroso annunciatore della Parola di Dio, amico dei giovani ed abile educatore Giuseppe Frassinetti inventava nuovi modi per diffondere con la penna e mediante nuove organizzazioni la Buona Notizia di Gesú Cristo.
Apprezzato collaboratore delle Letture Cattoliche di don Bosco diffuse le Amicizie Spirituali sul modello di santa Teresa d’ Avila e divulgó la teologia morale di sant’ Alfonso nel Compendio della Teologia morale di S. Alfonso Maria de’ Liguori.
Dopo la chiusura della Congregazione del Beato Leonardo (1848), travolta dalla ventata antigesuitica del Gioberti, Frassinetti fu tra i fondatori della Pia Associazione per la conservazione ed incremento della santa Fede, una sorta di Azione Cattolica ante litteram.
Insieme a don Salvatore Magnasco, poi arcivescovo di Genova, organizzó la prima societá cattolica di Mutuo Soccorso (1854) destinata alla difesa economica e all’elevazione morale dei lavoratori.
Particolare attenzione dedicó ai giovani laici desiderosi di vivere il radicalismo dei consigli evangelici nella secolaritá. In collaborazione con Angela Maccagno e don Domenico Pestarino fondó la Pia Unione delle Figlie di santa Maria Immacolata (1855) cui seguí la Pia Unione dei Figli di santa Maria Immacolata (1860), antecipazioni degli Istituti secolari contemporanei.
Negli ultimi anni si accentuó ulteriormente il suo zelo vocazionale, in relazione anche al calare delle vocazioni al sacerdozio ed alle leggi anticlericali. Fondó la Pia Opera dei Figli di Santa Maria Immacolata per l’ avviamento dei giovinetti poveri allo stato ecclesiastico, che - sotto la guida del successore (Antonio Piccardo 1844-1925) diede numerosi sacerdoti alla diocesi di Genova ed all’apostolato missionario. Da quest’ Opera sorse la Congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata (dal 1904 di diritto pontificio), che raccoglie e diffonde l’ereditá spirituale di Giuseppe Frassinetti e ne prolunga il carisma mariano, vocazionale ed educativo.
La spiritualitá di Giuseppe Frassinetti é cristocentrica, apostolica, eucaristica, cattolica. Egli punta dritto all’ essenziale e lo difende con coraggio e coerenza in uno spirito di libertá e fedeltá.
Propagatore della comunione frequente e dell’ adorazione eucaristica contro i rigorismi post-giansenisti sostenne sempre la necessitá di rendere semplice ed accessibile a tutti i credenti il cammino della santitá. I suoi temi preferiti sono la devozione alla Beata Vergine Maria, la fedeltá al Papa ed alla Chiesa, la castitá come mezzo di santificazione ed apostolato, la valorizzazione del laicato sia maschile che femminile. Agli scritti del Frassinetti attinsero numerosi operatori pastorali e maestri di spiritualitá, particolarmente don Giacomo Alberione
Tra i suoi scritti piú importanti e per tanti aspetti ancora attuali ricordiamo:
Amiamo Gesú!; Amiamo Maria!; Amiamo san Giuseppe!; Il conforto dell’anima devota; Il convito del Divino Amore; Gesú Cristo regola del sacerdote; Il Pater Noster di santa Teresa.
Giuseppe Paolo Frassinetti chiuse la sua operosa giornata terrena il 02. 01. 1868.
La Chiesa ne ha riconosciuto l’ eroicitá delle virtú il 14. 05. 1991


Per saperne di piú: www.frassinetti.pl.


Autore:
P. Francesco Puddu

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Aggiunto/modificato il 2004-07-15

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