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Beato Tommasello da Perugia

17 marzo

XIII sec.

Fu per anni allievo di S. Tommaso d’Aquino, il grande dottore delle Chiesa. Si pensa che Tommassello sia stato discepolo dell’aquinate quando questi insegnava a Roma (1265-67), a Viterbo (1267-1268) e a Napoli (1272-1274). Viene ricordato per la sua grande dottrina, il suo insegnamento e predicazione in Perugia e nelle città vicine, per la sua vita religiosa esemplare e santa. Il Necrologio, poi, esalta anche il suo spirito di mortificazione, ricordando, ad esempio, quella volta che si recò a Napoli per un capitolo provinciale, indossando una camicia di ferro sulle proprie carni nude.



Secondo un documento storico quasi contemporaneo al beato, un elogio scritto nel “Necrologio” del convento di S. Domenico di Perugia, il beato Tommasello nacque a Perugia (quasi sicuramente prima della metà del XIII) ed entrò nel convento dell’ordine dei predicatori di san Domenico quando era ancora un fanciullo.
Il “Necrologio” afferma che fu per anni allievo di S. Tommaso d’Aquino, il grande dottore delle Chiesa. Si pensa che Tommassello sia stato discepolo dell’aquinate quando questi insegnava a Roma (1265-67), a Viterbo (1267-1268) e a Napoli (1272-1274).
Nel “Necrologio”, il beato Tommasello viene ricordato per la sua grande dottrina, il suo insegnamento e predicazione in Perugia e nelle città vicine, per la sua vita religiosa esemplare e santa. Il Necrologio, poi, esalta anche il suo spirito di mortificazione, ricordando, ad esempio, quella volta che si recò a Napoli per un capitolo provinciale, indossando una camicia di ferro sulle proprie carni nude.
Al beato furono attribuiti molti miracoli, che egli, per umiltà, cercava di tener nascosti; il clero e il popolo perugino lo stimavano per santo, già in vita.
Il cronista nel “Necrologio” scrisse che Tommasello dopo 28 (XXVIII) anni dalla sua nascita morì e fu sepolto nella chiesa del suo convento nei pressi dell’altare della Beata Vergine. Più tardi, nel 1285 il suo corpo venne tumulato in una tomba più degna.
Importanti autori hanno ritenuto, tenendo conto di tutto quello che afferma il Necrologio sul beato, che la vita di Tommasello sia stata più lunga. Uno di questi autori, il Taurisano, ha pensato ad un errore di scrittura, suggerendo che in realtà la cifra corretta indicante l’età della morte sia XXXVIII e non XXVIII.
Secondo la scritta di un’antica raffigurazione del beato, egli morì nel 1270.
Al presente le spoglie del beato Tommasello riposano nella chiesa di S. Domenico a Perugia, insieme a quelle del beato Nicola da Giovinazzo. L’ordine domenicano ricorda il beato discepolo di S. Tommaso d’Aquino il 17 marzo.


Autore:
Francesco Roccia

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Aggiunto/modificato il 2004-07-26

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