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Beata Maria de los Angeles Ginard Martì Vergine e martire

26 agosto

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Lluchmayor, Mallorca, Isole Baleari, 3 aprile 1894 - Dehesa de la Villa, Madrid, 26 agosto 1936

Suor Maria de los Angeles, al secolo Angela Ginard Martí, religiosa professa della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico, nata il 3 aprile 1894 nella cittadina di Lluchmayor, Diocesi di Mallorca (Spagna), fu uccisa a Dehesa de la Villa, sobborgo di Madrid (Spagna) nel 1936, vittima della persecuzione religiosa della Guerra Civile Spagnola. Riconosciutone il martirio “in odium fidei” il 19 aprile 2004, è stata beatificata il 29 ottobre 2005 in San Pietro sotto il pontificato di Benedetto XVI.

Emblema: Palma


In concomitanza con la Guerra Civile del 1936-39, si scatenò in Spagna una vera e propria persecuzione contro la Chiesa Cattolica, che provocò una strage di vescovi, sacerdoti, suore, religiosi, chierici e fedeli, uccisi prevalentemente nelle province in cui operarono le milizie rosse.
La Chiesa sta beatificando singolarmente o a gruppi, molti di questi martiri appartenenti al clero diocesano, Istituti e Congregazioni religiose maschili e femminili. E nel numero di queste vittime di una barbarie cieca e antireligiosa, appartiene la suora della Congregazione delle Zelatrici del Culto Eucaristico, Maria de Los Angeles Ginard Martí.
Nacque il 3 aprile 1894 a Llucmajor nella diocesi di Maiorca, nelle Isole Baleari (Spagna), al battesimo le fu dato il nome di Angela Sebastiana, terza dei nove figli di Sebastiano Ginard Garcia, capitano del Corpo della Guardia Civile e di Margherita Martí Canals, genitori ferventi cattolici.
La fanciullezza di Angela Ginard trascorse tra Llucmajor, Las Palmas e Binisalem, dove fece la Prima Comunione il 14 aprile 1905; con le due sorelle maggiori prese a fare lavori di cucito, per cooperare al sostegno della famiglia, allo stesso tempo andò maturando in lei la decisione di consacrarsi a Dio, conducendo una vita pia e riservata.
Verso i 20 anni Angela Ginard, chiese ai genitori il permesso di entrare fra le suore Gerolamine di S. Bartolomeo di Inca, dove vi era già una zia della mamma, ma i genitori abbastanza contrari, specie il padre, le consigliarono di attendere ancora e di pensarci bene.
A 27 anni nel 1921, alleggerite le esigenze economiche della famiglia, con il sospirato consenso dei genitori entrò il 26 novembre nel postulantato delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico di Palma de Maiorca, fra le quali si trovò subito a suo agio, perché l’adorazione del Ss. Sacramento, fine principale dell’Istituzione, la riempiva tutta, era la sua vita, dalla quale attingeva le forze per adempiere ai lavori comunitari, che espletava con umiltà, obbedienza e sollecitudine.
Vestì l’abito religioso nel 1922, prendendo il nome di suor Maria de Los Angeles e dopo l’anno del Noviziato nel 1923 emise la professione temporanea; dopo tre anni, nel 1926 fu trasferita alla Casa di Madrid con l’incarico di economa.
Nel 1929 era destinata a Barcellona come prima consigliera di quella Casa, dove fece la professione solenne; nel 1932 sempre come economa e consigliera, ritornò a Madrid.
Visse con gioia e dedizione la sua consacrazione religiosa, sempre precisa nell’adempimento del proprio dovere e nell’esercizio delle virtù cristiane.
E a Madrid la sorprese lo scoppio della sanguinaria Guerra Civile, inizialmente si cercò di condurre una vita normale, ma poi con l’incalzare del pericolo, la comunità delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico, lasciò il convento il 20 luglio 1936.
Le suore erano vestite con abiti civili e si rifugiarono in case di fedeli cattolici; suor Maria degli Angeli si rifugiò presso una famiglia di via Monte Esquinza 24, da dove poté assistere al saccheggio del convento e della chiesa; rimase in quella casa fino al 25 agosto, quando fu scoperta ed arrestata dai miliziani rossi, informati dal portinaio loro affiliato.
Durante l’irruzione, i miliziani arrestarono la sorella del padrone di casa, signora Amparo, ma suor Maria degli Angeli intervenne dicendo che la signora non era una monaca, ma bensì lo era lei, così si sacrificò coscientemente, salvando la vita di quella signora.
Portata prima alla Checa della Belle Arti, fu spostata poi nella località Dechesa de la Villa, un sobborgo di Madrid e qui fucilata, probabilmente la sera del 26 agosto 1936.
Il cadavere fu recuperato il mattino seguente e seppellito nel cimitero dell’Almudena; il 20 maggio 1941 i suoi resti furono esumati e traslati nella cappella funeraria delle Zelatrici del Culto Eucaristico situata nello stesso cimitero.
Il 19 dicembre 1985 i resti mortali furono traslati nel convento delle Zelatrici di via Blanca di Navarra a Madrid. Il processo per la sua beatificazione si aprì a Madrid il 28 aprile 1987; a conclusione della lunga causa, si è avuta nel 2005 la proclamazione a beata della venerabile suor Maria degli Angeli.
E' stata beatificata il 29 ottobre 2005 in San Pietro sotto il pontificato di Benedetto XVI.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2005-07-20

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