Bretagna, 480 – Llantwitt, Galles, † 540 ca.
Illtud Farchog nasce nel 480, è figlio di un principe bretone, Bican. In gioventù i genitori lo mandano a studiare presso uno zio, san Garmon, che più tardi sarà vescovo di Manaw. Anche se si dimostra un ottimo studente, soprattutto nel campo della letteratura, Illtud preferisce alla strada religiosa la carriera militare. Dopo aver appreso le arti cavalleresche si mette al servizio del cugino, re Arthur. Riceve però l'offerta di un posto nella guardia reale del re Pawl di Penychen, nel Gallles, e si trasferisce a Nant Pawl. Dopo un incontro quanto mai fortunoso con san Cadog Illtud decide di diventare monaco a Hodnant Valley. È qui che, con l'aiuto dell'arcivescovo san Dyfrig, costruisce il monastero di Llanilltud Fawr. In questo luogo raccoglie attorno a sé diversi monaci. Da qui usciranno molti dei santi gallesi. Secondo Alcuni Illtud muore in Britannia, ma le sue reliquie sembra siano custodite nella chiesa di Llanilltud Fawr. (Avvenire)
Martirologio Romano: Nel monastero di Llanilltud Fawr in Galles, sant’Iltuto, abate, fondatore di questo cenobio, nel quale la fama della sua santità e della sua insigne dottrina raccolse molti discepoli.
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Non è facile districarsi fra i tanti nomi, difficili a pronunziarsi, che riguardano persone e luoghi, bretoni e gallesi, che s’incontrano nel racconto della vita di s. Iltuto abate. D’altra parte bisogna dire, nonostante che s. Iltuto goda di grande fama fra i santi del Galles, di lui non si sa quasi niente di certo; non esistono ‘Vitae’ proprie, che ne parlino e le fonti più antiche non hanno valore storico. È menzionato per la prima volta, nell’antichissima ‘Vita’ di san Sansone di Dol, scritta nel 610 ca., dove si legge che Sansone (Samson), prima di partire per Ynys Pir, nell’isola di Caldey, era stato discepolo dell’illustre ‘maestro dei Britanni’ Iltuto, nella sua abbazia di Llantwitt. Iltud Farchog, nacque nel 480 in Bretagna, figlio del principe bretone Bican; come era consuetudine, i genitori si preoccuparono di dargli educazione e formazione adeguata e lo mandarono a studiare presso uno zio, san Garmon, che in seguito sarà vescovo di Manaw. Una successiva ‘Vita’ di s. Iltud, scritta nel XII secolo da un religioso dei Chierici Regolari, fornisce notizie prive di valore certo, ma che furono purtroppo credute e così vennero tramandate, certamente questa ‘Vita’ è una raccolta di prodigi leggendari, che videro protagonista il santo abate. Nel testo, sant’Iltud Farchog è descritto come un ottimo studente, eccellente nel campo della letteratura, ma poi preferì la carriera militare invece che la strada religiosa; prosegue il testo, che dopo aver appreso le arti dei cavalieri, il giovane si mise al servizio del cugino, re Arthur, ricevé poi l’offerta di un posto nella guardia reale del re Pawl di Penychen, nel Galles e si trasferì quindi a Nant Pawl. Ma il Signore decise diversamente, Iltud dopo un incontro provvidenziale con l’abate gallese san Cadog, cambiò vita e volle diventare monaco a Hodnant Valley. La suddetta ‘Vita’, cita anche che Iltud si era sposato, per lasciare poi la moglie in un modo da biasimare per farsi monaco; ma l’esistenza della moglie è poco probabile e comunque non provata. Divenuto monaco, Iltud, con l’aiuto dell’arcivescovo san Dyfrig, costruì il monastero di Llatwitt Fawr, nel Glamorganshire; monastero che poi prenderà nel tempo il suo nome, Llaniltud Fawr. Come molte altre abbazie del tempo, divenne un centro di spiritualità molto famoso, i suoi monaci provenivano dalle regioni dell’odierna Gran Bretagna, ma anche dalla Bretagna francese, dove poi ritornavano dopo un certo numero di anni, diffondendo la spiritualità, il sapere e la civiltà in tutta Europa, spesso fondando a loro volta nuove abbazie; fu il tipico affermarsi del monachesimo, nel periodo oscuro del Medioevo, che fra l’altro ebbe il merito di salvare, conservare e riprodurre, il patrimonio scritto, della civiltà classica e romana. Fra i discepoli dell’abate Iltud, il più celebre fu san Sansone di Dol (485 - †565) che era stato monaco a Llantwitt e qui ordinato sacerdote, prima di lasciare l’amico-maestro per l’isola di Caldey; fra i vari santi gallesi provenienti da Llantwitt, ci fu anche s. Paolo di Leon, compagno di Sansone Sant’Iltuto fu senz’altro uomo di grande dottrina e doni spirituali, infatti nella ‘Vita’ di s. Sansone, si narra che chiamò i due abati Isanus e Atochius, e conscio della loro prossima fine, predisse ad Atochius subito dopo la morte il paradiso e all’altro le sofferenze del purgatorio, a causa della sua avarizia. Rimproverò più volte Sansone per gli eccessivi digiuni che faceva; la stretta amicizia con il discepolo Sansone, suscitò la gelosia di due nipoti del santo abate, anch’essi monaci, che tentarono senza successo di avvelenarlo. Sulla morte del santo vi sono discordanze, la ‘vita’ di s. Sansone riporta che Iltud morì nel monastero di Llantwitt nel 540 ca. e lì sepolto; successivi racconti affermano invece, che egli era bretone d’origine e quindi ritornò in Bretagna per morirvi; la chiesa bretone di Landelbearon afferma di possedere la reliquia del suo teschio; il culto è diffuso sia nel Galles, dove chiese e pozzi portano il suo nome, sia in Bretagna dove probabilmente trascorse del tempo con Sansone, divenuto vescovo di Dol, appunto nella Bretagna francese. La festa liturgica del santo abate fondatore Iltuto, si celebra il 6 novembre.
Autore: Antonio Borrelli
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