VI sec.
Sovrano dalla vita enigmatica, passa da re (giusto o dissoluto, a seconda delle fonti) a santo eremita. Convertito dal figlio Cadoc, abbraccia l'austerità con la moglie Gladys, ritirandosi in eremi separati. Su ispirazione di Cadoc, si ritrovano in un eremo montano dove Gwynllyw erige una chiesa alla Vergine, sua ultima dimora. Cappelle a loro dedicate sono scomparse, ma la loro memoria vive in diverse chiese del Galles meridionale.
|
Essendo un santo gallese, i nomi che ricorrono in questa nota biografica, sono di conseguenza poco pronunciabili da noi latini.
S. Gwynllyw (in latino Gundleius, Guleius), visse nel secolo VI ed appartenne ad una famiglia di santi reali; era fratello di s. Petroc abate (4 giugno) e marito di santa Gladys (Gwladys) regina (29 marzo).
Gwynllyw era il primogenito del re (regulus) Glywys di Demezia, oggi Nonmouthshire, nel Galles sud-orientale, a cui succedette.
La sua vita ci è nota attraverso due fonti, una vita di s. Cadoc abate, suo figlio (21 settembre) e una non tanto attendibile vita di s. Gunlei, scritte rispettivamente nell’XI e XII secolo.
Sposò la maggiore delle 24 figlie di s. Brychan di Brecknock, Gladys, da cui ebbe una numerosa prole tra cui il già citato s. Cadoc e i santi Clammarch e Cynfyw.
Non ci addentriamo con questa scheda a cercare di capire, perché i Calendari gallesi, scozzesi, irlandesi, ecc, celebrano come santi, buona parte dei componenti delle famiglie reali dell’epoca, ascendenti e discendenti; ad ogni modo alcuni di essi, segnalati in questa scheda, sono riportati anche dall’attuale ‘Martirologio Romano’.
Gwynllyw, in gallese anche Winleus o Wooloo, fu un governante giusto, pacifico, gentile, secondo la ‘Vita Gunlei’; mentre secondo la ‘Vita di Cadoc’, egli fu un brigante e dissoluto.
Ad ogni modo, nella tarda vecchiaia fu convertito dal figlio Cadoc; da quel momento in poi la sua vita cambiò, e d’accordo con la sua santa moglie, presero a vivere una vita di austerità.
Gwynllyw abdicò al regno e si ritirò in un vecchio campo sulla Stow Hill (Newport), probabilmente su una collina del luogo; la moglie Gladys scelse un luogo non molto lontano sulle sponde del fiume Ebbw.
Sebbene ormai vivessero una vita di penitenza, il figlio s. Cadoc li convinse a distaccarsi più completamente, allora Gwynllyw si trasferì verso un eremitaggio montano a Pencarnau nel Bassaleg, dove costruì una chiesa in onore della Vergine.
E in questo luogo fu sepolto insieme alla moglie, dopo la loro morte e avendo ricevuto gli ultimi sacramenti da suo figlio Cadoc.
Varie cappelle furono erette in onore dei due santi coniugi eremiti, oggi distrutte; una statua raffigura il re nella torre di S. Wooloo nel Carmarthenshire.
I loro nomi sono ricordati in varie chiese e pozzi nel Galles meridionale. Il nome di s. Gwynllyw è invocato in due litanie medioevali e la sua festa celebrativa insieme alla moglie s. Gladys, è al 29 marzo.
Autore: Antonio Borrelli
|