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Nagórzany, Polonia, 9 luglio 1882 – Linz, Austria, 20 aprile 1942
Jakub Pankiewicz nacque a Nagorzanach, in Polonia, il 9 luglio 1882. Fu accolto dai Frati Minori nella Provincia dell'Immacolata Concezione nel 1900. Emise la Professione solenne il 24 febbraio 1904, assumendo il nome di Anastazy. Ordinato sacerdote nel 1906, fu Guardiano in varie Fraternità, costruì il Seminario minore nella città industriale di Lodz e fu tra i fondatori della Congregazione delle Suore Antoniane di Cristo Re. Arrestato il 10 ottobre 1941, fu internato a Dachau. Morì il 20 aprile 1942, sulla strada che conduce al crematorio di Hartheim nei pressi di Linz in Austria. Preparatosi alla morte con il sacramento della Riconciliazione, mentre aiutava un compagno di prigionia a salire sulla macchina un soldato tedesco chiuse la porta della vettura tagliandogli entrambe le mani. Il suo corpo fu bruciato e le ceneri vennero disperse. Giovanni Paolo II lo beatificò a Varsavia il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi. (Avvenire)
Martirologio Romano: Lungo il percorso dal campo di prigionia di Dachau ad Hartheim vicino a Linz in Austria, beato Anastasio Pankiewicz, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che contro un regime oppressivo della dignità cristiana testimoniò la sua fede fino alla morte.
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Jakub Pankiewicz nacque a Nagorzanach, diocesi di Przemysl il 9 luglio 1882. Fu accolto dai Frati Minori nella Provincia dell’Immacolata Concezione nel 1900. Emise la Professione temporanea il 2 febbraio 1901 e quella solenne il 24 febbraio 1904, assumendo il nome di Anastazy. Ordinato sacerdote nel 1906, fu Guardiano in varie Fraternità, costruì il Seminario minore nella città industriale di Lodz e fu tra i fondatori della Congregazione delle Suore Antoniane di Cristo Re. Arrestato senza processo il 10 ottobre 1941, fu internato a Dachau.
Morì il 20 aprile 1942, durante il cosiddetto “trasporto degli invalidi”, sulla strada che conduce al crematorio di Hartheim nei pressi di Linz in Austria. Preparatosi alla morte con il sacramento della Riconciliazione, mentre aiutava un compagno di prigionia a salire sulla macchina un soldato tedesco chiuse violentemente la porta della vettura tagliandoli entrambe le mani. Il suo corpo fu quindi bruciato e le ceneri vennero disperse.
Giovanni Paolo II lo beatificò a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi, tra i quali figurano quattro altri suoi confratelli. In data odierna è commemorato dal nuovo Martyrologium Romanum nell’anniversario del suo glorioso martirio.
Autore: Fabio Arduino
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