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Rogozno, Polonia, 30 gennaio 1886 – Gusen, Austria, 8 agosto 1940
Wlodzimierz Laskowski, sacerdote dell’arcidiocesi di Poznan, cadde vittima dei nazisti in odio alla sua fede cristiana. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.
Martirologio Romano: In località Gusen in Germania, beato Vladimiro Laskowski, sacerdote e martire, che, in tempo di guerra, fu deportato per la sua fede in questo campo di prigionia e, crudelmente torturato, raggiunse la gloria del martirio.
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Włodzimierz Laskowski nacque il 30 gennaio 1886 a Rogoźno, da Stanisław e Klementyna Głowińska.
Dopo essersi diplomato al seminario di Poznań è stato ordinato sacerdote il giorno 1 marzo 1914.
Dopo l’ordinazione don Włodzimierz è stato nominato vicario a Modrze, a Ostrów Wielkopolski e nella parrocchia di San Marcin a Poznan.
Il giorno 1 gennaio 1917 è stato nominato segretario generale della Caritas e, dal 1923 direttore economico del seminario teologico di Poznań.
Dopo vari impegni nella curia metropolitana, nel 1930 è diventato il decano di Lwówek.
Durante la seconda guerra mondiale è stato arrestato il 15 marzo 1940. Portato e torturato nel Forte VII a Poznań. Successivamente è stato internato nel campo di concentramento di Dachau con il numero 11160.
Il 2 agosto 1940 fu portato nel campo di concentramento di Gusen dove è stato brutalmente torturato.
Secondo alcuni testimoni, don Włodzimierz morì il giorno 8 agosto 1940 con il nome di Gesù sulle labbra.
Don Włodzimierz Laskowski è stato beatificato il 13 giugno 1999, da San Giovanni Paolo II, nella cerimonia di beatificazione di 108 martiri polacchi della seconda guerra mondiale.
Autore: Mauro Bonato
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