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Beato Alfredo Pellicer Munoz Religioso e martire
Festa:
4 ottobre
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Bellreguart, Spagna, 10 aprile 1914 – Pedrera-Gandia, Spagna, 4 ottobre 1936
Alfredo Pellicer Muñoz nacque il 10 aprile 1914 a Bellreguart, nei pressi di Valencia in Spagna. Cresciuto dalla famiglia nella fede e nella tradizione francescana, a undici anni entrò nel seminano francescano di Benisa: qui vestì l'abito francescano il 25 agosto 1930. Emise la professione solenne il 5 luglio 1936, pochi giorni prima dello scoppio della guerra civile. Fra' Alfredo aveva frequentato gli studi filosofici e teologici presso lo Studentato Francescano di Onteniente. Rientrato in famiglia, a seguito degli eventi del 18 luglio 1936, i suoi genitori gli proposero di studiare magistero, ma egli rifiutò fermamente, perché desiderava perseverare a tutti i costi nella sua vocazione di seguace di San Francesco. Il 4 ottobre 1936 fu arrestato e condotto in una località chiamata «Pedrera» di Gandia, ove verso le tre del pomeriggio di quello stesso giorno fu ucciso, dopo che aveva rifiutato la proposta di rinnegare Dio, sposarsi e diventare repubblicano. Fu beatificato assieme a tre suoi confratelli dell'Ordine dei Frati Minori l'11 marzo 2001 con un gruppo di 233 martiri spagnoli. (Avvenire)
Etimologia: Alfredo = guidato dagli elfi, dall'anglosassone
Martirologio Romano: Nella cittadina di Bellrreguart sempre nel territorio di Valencia, beato Alfredo Pellicer Muñoz, religioso dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che nella stessa persecuzione testimoniò la sua fede in Cristo fino alla palma del martirio.
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Alfredo Pellicer Muñoz nacque il 10 aprile 1914 a Bellreguart, nei pressi di Valencia in Spagna, e ricevette il bateesimo il 14 aprile seguente con il nome di Jaime. La sua famiglia era profondamente cristiana, nonchè di grande tradizione francescana. Jaime frequentò le scuole primarie nel suo paese natale. A soli undici anni entrò nel seminano francescano di Benisa: qui vestì l’abito francescano il 25 agosto 1930, assumendo il nome religioso di Alfredo, emise poi la professione semplice il 27 settembre 1931 ed infine la professione solenne il 5 luglio 1936, pochi giorni prima dello scoppio della guerra civile. Fra’ Alfredo aveva frequentato gli studi filosofici e teologici presso lo Studentato Francescano di Onteniente. Rientrato in famiglia, a seguito degli eventi del 18 luglio 1936, i suoi genitori gli proposero di studiare magistero, ma egli rifiutò fermamente, perchè desiderava perseverare a tutti i costi nella sua vocazione di seguace di San Francesco. Caratterialmente allegro, aperto, cordiale, era inoltre umile, caritatevole, amante del lavoro e si dimostrò sempre esemplare nell’adempimento dei suoi doveri. Il 4 ottobre 1936 fu arrestato dai nemici della fede e da essi condotto in una località chiamata “Pedrera” di Gandia, ove verso le tre del pomeriggio di quello stesso giorno fu ucciso. Gli venne proposta un’alternativa: rinnegare Dio, sposarsi e diventare repubblicano, ma egli rispose che avrebbe preferito mille volte la morte, anziché rinnegare la sua fede cristiana ed il suo stato religioso francescano. Il suo cadavere, rinvenuto e riconosciuto, fu sepolto provvisoriamente nel cimitero di Gandia, ma terminata la guerra i resti mortali furono riesumati e trasferiti nel cimitero di Bellreguart. Alfredo Pellicer Muñoz e tre suoi confratelli appartenenti all’Ordine dei Frati Minori furono beatificati l’11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II con un gruppo composto complessivamente di ben 233 martiri della medesima persecuzione.
Autore: Fabio Ardino
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