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1880 - 1936
Martirologio Romano: Presso il villaggio di Albocásser nella medesima regione in Spagna, beato Modesto García Martí, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che durante la persecuzione contro la fede coronò con il martirio il precetto evangelico.
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Il P. Modesto nacque ad Albocácer, diocesi di Tortosa e provincia di Castellón de la Plana, il 18 gennaio 1880. Era il terzo di sette figli di una famiglia cristiana, avendo per genitori D. Francisco García e Donna Joaquina Martí. Fu battezzato il 19 gennaio 1880 nella parrocchia di Nuestra Señora de la Asunción di Albocácer. Entrò da bambino nel Seminario serafico dei Cappuccini della Provincia di Valencia a Massamagrell. Vestì l’abito nello stesso convento il 1° gennaio 1896; emise i voti temporanei il 3 gennaio 1897 e quelli perpetui il 6 gennaio 1900. Compì gli studi di filosofia a Orihuela e quelli di teologia a Massamagrell; fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1903. Esercitò la maggior parte del suo ministero apostolico come missionario in Colombia nella Custodia di Bogotá. Al suo ritorno a Valencia fu nominato guardiano per vari anni. Coloro che lo conobbero parlano di lui come di un sacerdote apostolicamente dedito alla predicazione, agli esercizi spirituali, alla direzione spirituale,...che furono, insieme ad altre, le sue attività preferite. Così dicono coloro che vissero con lui: “Il suo campo di apostolato preferito - afferma la Sig.na Pilar Beltrán - fu la predicazione, gli esercizi spirituali e la direzione delle anime. Mai ho udito critiche sul suo operato”. Godeva fama di santità sia in convento che fra i fedeli. “Era di temperamento pacifico. La sua qualità più notevole - nota il Sig. Daniel García - era l’amabilità. Godeva di buona fama fra i compagni di religione e fra i fedeli. Era osservante fedele delle Regole e delle Costituzioni francescane”. Al momento della Rivoluzione nazionale era guardiano di Ollería (Valencia), dove “la comunità fu violentemente dissolta, il convento e la chiesa distrutti dalle fiamme, la pineta dello stesso convento tagliata, distrutti i muri di cinta, così che tutto fu ridotto a nulla” (Art. 84-8). Quando furono ristabilite le comunicazioni, P. Modesto si recò al suo paese e si rifugiò nella casa della sorella Teresa, insieme a suo fratello sacerdote Mosén Miguel, parroco di Torrembesora. Per maggiore sicurezza fuggirono alla cascina “la Masá”, dove egli fu catturato dai miliziani armati. P. Modesto “si consegnò con mansuetudine e umiltà - afferma il Sig. Arturo Adell - e senza alcuna protesta”. “Il suo atteggiamento durante questo periodo - dice la Sig.na Pilar Beltrán - fu di totale abbandono al Signore e di una vita esemplare”. Fu ucciso alle quattro del pomeriggio del 13 agosto, nelle vicinanze del bacino del “Valle” fra Albocácer e la cascina “la Masá”, a circa 600 metri dalla cascina, sulla stessa strada che va dalla cascina al paese. Dopo la liberazione di Albocácer furono esumati i resti di P. Modesto e allora si costatò che il suo cranio era attraversato da parte a parte da un grosso chiodo. I suoi resti - secondo ciò che dichiara il Sig. Felipe Mateu “furono sepolti in una fossa comune del cimitero del paese e attualmente riposano in una nicchia del detto cimitero”.
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