Purtroppo le notizie sulle due sante Griciniana e Actinea, sono davvero poche e nel contempo poco attendibili. È probabile che fossero originarie di Volterra o dei territori circostanti; sembra che siano state decapitate nel 303, al tempo dell’ultima sanguinosa persecuzione contro i cristiani, attuata dall’imperatore Diocleziano (243-313) e dal suo associato l’imperatore Massimiano (250-310). Actinea e Griciniana sono menzionate in una lettera di un papa Innocenzo, ma si è discusso inutilmente se fosse Innocenzo II (1130-1143) o Innocenzo III (1198-1216), con la quale si permetteva di solennizzare il giorno della traslazione delle loro reliquie e di cantarne l’Ufficio liturgico proprio. Le loro reliquie furono scoperte nel 1140, a Volterra, nel monastero dei Santi Giusto e Clemente; attualmente le reliquie o buona parte di esse, sono venerate nella Collegiata della Madonna Assunta, della medioevale cittadina di Casole d’Elsa, a poca distanza dall’etrusca Volterra, dove furono ritrovate. Altro non si sa, la loro festa liturgica a Volterra, Val d’Elsa e nella provincia senese, si celebra il 16 giugno, forse a ricordo del giorno della traslazione delle reliquie.
Autore: Antonio Borrelli
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