Podegrodzie, Polonia, 18 maggio 1631 - Góra Kalwaria, Polonia, 17 settembre 1701
Jan Papczynski nacque il 18 maggio 1631 a Podegrodzie, in Polonia. Entrato tra i padri Scolopi col nome di Stanislao di Gesù Maria, divenne sacerdote nel 1619. Il suo impegno per una maggior osservanza della Regola lo vide costretto a chiedere di essere dimesso dalla congregazione, per evitare ulteriori attriti con i confratelli della Provincia polacca. L’11 dicembre 1670 compì un atto di offerta a Dio e alla Vergine Immacolata, promettendo di impegnarsi a propagandarne il culto con la fondazione di un nuovo istituto, i Chierici mariani sotto il titolo della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Padre Stanislao propose la sua idea di vita religiosa a un gruppo di eremiti che vivevano a Puszcza Korabiewska (attuale Puszcza Mariańska). L’ordine – l’ultimo di chierici regolari nella storia della Chiesa – ricevette l’erezione canonica dal vescovo di Poznań. L’approvazione pontificia avvenne il 21 settembre 1699. Tra le sue particolarità, oltre a quella della difesa dell’Immacolata Concezione, entrarono anche la preghiera per le anime del Purgatorio, specie quelle dei soldati e di coloro che muoiono improvvisamente, e la predicazione ai contadini scarsamente istruiti dal punto di vista religioso. Padre Stanislao, ormai malato, morì il 17 settembre 1701 a Nowa Jerozolima (oggi Góra Kalwaria), nel piccolo convento attiguo alla chiesetta detta “Cenacolo del Signore”, dove attualmente è sepolto. È stato beatificato il 16 settembre 2007 e canonizzato domenica 5 giugno 2016.
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Nascita e primi anni
Jan Papczyński nacque il 18 maggio 1631 a Podegrodzie, in Polonia, probabilmente ultimogenito del fabbro Tommaso e di Sofia, nativa di Tacikowska. Quasi nulla sappiamo di suo fratello Pietro e delle altre sei sorelle. Terminati gli studi elementari, frequentò la scuola media parrocchiale di Podegrodzie tra il 1649 e 1650, poi presso i collegi gesuiti di Leopoli ed a Rawa Mazowiecka. Qui nel 1654 completò anche il biennio di filosofia.
Sacerdote tra gli Scolopi
Entrò dunque dagli Scolopi nel noviziato di Podoliniec, assumendo il nome religioso di Stanislao di Gesù Maria. Durante il secondo anno di noviziato intraprese a Varsavia gli studi teologici e qui nel 1656 professò i voti semplici. Fu ordinato diacono e, nel, 1661 sacerdote.
Padre Stanislao si distinse innanzitutto quale maestro di retorica, ma durante il suo soggiorno a Varsavia, tra il 1663 ed il 1669, divenne anche famoso come predicatore e confessore. Tra i penitenti che si rivolsero a lui vi fu anche il nunzio apostolico in Polonia, Antonio Pignatelli, poi asceso al soglio di Pietro col nome di Innocenzo XII. Il santo sacerdote prestava inoltre particolare attenzione ai problemi interni al suo istituto e fu promotore di una più stretta osservanza della regola, nonché di un maggior peso dei religiosi della provincia polacca nell’elezione dei loro superiori.
Dimissioni e fondazione dei Chierici Mariani
La provincia era però divisa su tali argomenti in due fazioni nettamente contrapposte e per riportare la pace al Papczyński non restò che chiedere nel 1670 la dimissione dalle Scuole Pie.
Intraprese dunque la fondazione di un nuovo ordine religioso, i Chierici Mariani dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, che con ben due secoli d’anticipo rispetto alla proclamazione pontificia di tale dogma promosse il culto di cotanto singolare privilegio mariano. A tal fine scelse per la novella congregazione l’abito bianco, che egli stesso assunse nel 1671.
Per dare maggiore impulso alla sua opera decise di associarsi con Stanislao Krajewski ed i suoi compagni, che vivevano nell’eremitaggio di Korabiew, odierna Puszcza Mariańska. Padre Papczyński fu nominato superiore dal vescovo Swiecicki il 24 ottobre 1673 e proprio tale data è comunemente considerata quale fondazione ufficiale dei Padri Mariani.
Erezione canonica e carattere specifico
L’unione suddetta impose a questi ultimi un’impostazione di vita eremitica e penitenziale di stretta clausura, ma ciò fu di aiuto per giungere nel 1679 all’erezione canonica, pur non concordando propriamente con il carattere che il fondatore voleva imprimere al nascente istituto, per esempio nell’opera di assistenza pastorale ai parroci.
Spinto dalle esperienze mistiche delle pene del Purgatorio e dalle richieste rivoltegli dalle anime dei soldati caduti in battaglia contro i turchi, padre Stanislao sin dal 1676 volle includere tra le principali finalità della congregazione il suffragio per le anime maggiormente bisognose del Purgatorio, in particolare le vittime della guerra e della peste.
Attività apostolica e consolidamento della congregazione
Dal 1677 ottenette una seconda casa, cioè quella di Nuova Gerusalemme presso l’odierna Góra Kalwaria, ove lui stesso si stabilì e rimase sino alla morte nel piccolo convento attigua alla chiesetta detta “Cenacolo del Signore”. Qui svolse un’intensa attività apostolica, anche in favore della povera gente delle campagne.
Rimase sempre attento all’osservanza della regola e si dedicò con premura al governo dell’istituto religioso. Onde provvedere ad una sua maggiore stabilità giuridica ed alla possibilità di emettere i voti solenni da parte dei mariani, ma solo nel 1699 ottenne l’approvazione pontificia che, ritenendo la “Norma Vitae” quale Costituzioni, concedette loro la Regola delle Dieci Virtù della Beata Vergine Maria, che comportò però l’aggregazione all’Ordine Serafico degli Osservanti.
La morte e la sua eredità
Ormai seriamente malato, il santo fondatore morì il 17 settembre 1701, lasciando parecchi scritti spirituali.
A quel tempo l’ordine contava solo una ventina di membri, ma nel XVIII secolo trovarono nuovo vigore grazie all’opera riformatrice intrapresa da Padre Casimiro Wyszynski e nel 1786 papa Pio VI concesse loro l’indipendenza dagli Osservanti. Nel 1908 i Mariani erano ormai ridotti ad un solo membro, ma il provvidenziale ingresso del beato Giorgio Matulaitis portò ad una nuova riforma che diede nuova vita a questa famiglia religiosa, portandola a contare centinaia di membri in tutto il mondo: Polonia, Stati Uniti d’America, Inghilterra, Portogallo, Germania, Argentina, Brasile, Australia, Lituania, Lettonia e Italia; la Casa generalizia è a Roma.
La causa di beatificazione
Mentre era ancora in vita, padre Stanislao di Gesù Maria era circondato da un’incontestata fama di santità e già nel 1751 fu promossa la causa per portarlo alla gloria degli altari. È facile comprendere il motivo per cui i processi si protrassero per secoli, vista la movimentata storia dell’ordine, ma con il primo papa polacco, san Giovanni Paolo II, la causa ritrovò lo slancio decisivo: il 13 giugno 1992 il Pontefice autorizzò la promulgazione del decreto con cui lui veniva dichiarato Venerabile.
Il primo miracolo e la beatificazione
Sotto il pontificato di Benedetto XVI, il 16 dicembre 2006, è stato riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione: la nascita di un bambino polacco, Sebastian, avvenuta nel 2001, nonostante fossero sopraggiunte complicazioni durante la gravidanza. La beatificazione si è svolta a Lichen, in Polonia, il 16 settembre 2007, presieduta dall’allora Segretario di Stato vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, come inviato del Santo Padre.
Il secondo miracolo e la canonizzazione
Come secondo miracolo per la canonizzazione è stata convalidata la guarigione di una giovane donna polacca, Barbara. Mentre era prossima al matrimonio, nella Quaresima del 2008, prese ad avere qualche problema respiratorio, poi perse conoscenza ed entrò in terapia intensiva. Sua madre ricevette nella sua parrocchia un libretto con la novena per chiedere grazie mediante il Beato Stanislao e iniziò la preghiera: nel giro di pochi giorni, Barbara riprese conoscenza e, quando venne sottoposta a esame radiologico, si vide che i polmoni non avevano alcun segno di malattia. Si sposò poche settimane dopo; oggi ha due bambini.
La canonizzazione è stata celebrata da papa Francesco domenica 5 giugno 2016 a Roma, insieme a quella della Beata Maria Elisabetta Hesselblad, durante il Giubileo straordinario della Misericordia.
Autore: Don Fabio Arduino ed Emilia Flocchini
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