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Francisca Cualladó Baixauli, fedele laica, nacque il 3 dicembre 1890 a Valencia e fu battezzata il 5 dicembre 1890 nella chiesa parrocchiale di San Valero e San Vincenzo martire. Cresimata nel 1906, ricevette la prima comunione l’11 maggio 1909 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Masanasa. Molto giovane rimase orfana di padre e si curò di sua madre ammalata. Visse del suo lavoro di sarta e si dedicò con ardore alla pastorale sociale come membro del Sindacato cattolico femminile. Partecipò quotidianamente all’Eucaristia e alla recita del rosario. Si iscrisse all’Azione Cattolica e si dedicò alla catechesi e alla carità verso i bisognosi offrendo tutti i suoi beni in elemosina. Imprigionata a metà settembre 1936, subì il martirio il 19 settembre 1936 a Benifayó. Le tagliarono la lingua per aver gridato: “Viva Cristo Re!”. La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l’11 marzo 2001.
Martirologio Romano: Nel villaggio di Benifayó nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beata Francesca Cualladó Baixauli, vergine e martire, che versò il sangue per Cristo sempre nella stessa persecuzione contro la fede.
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