È ricordato il 1° dic, ma è un santo inventato dagli agiografi. Sono pervenute a noi diverse redazioni della sua biografia. I Bollandisti negli Analecta Bollandiana hanno segnalato una serie di manoscritti conservati in alcune biblioteche d'Europa, che contengono la narrazione della vita di questo favoloso re. Il manoscritto 126 della Biblioteca di Bruges in Belgio reca il titolo : Vita et obitus sanati Albani, qui ortus est de patre et jilia. postea accepit matreni in uxorem; subsequenter occidit patrem et matrem et ad finem inventus est sanctus (Catalogus codicum Hagiographicorum bibliothecae civitalis Brugensis, in Anal Boll., X [1891], p. 454). Il Kraus attribuisce la paternità del racconto a Trasmondo, monaco di Chiaraval-le, ma le sue argomentazioni non persuadono. I Bollandisti ritengono, invece, che Trasmondo sia stato soltanto il redattore di questo strano racconto, ma non l'inventore. Nella vicenda di A. si ha la ripetizione della leggenda mitologica di Edipo, re di Tebe, in una forma ancora più tragica.
Autore: Filippo Caraffa
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