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San Lupicino di Verona Vescovo
22 maggio
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La storicità di questo vescovo di Verona è attestata oltre che dai cataloghi della tradizione veronese, da quello riportato nell'autorevolissimo Velo di Classe del sec. VIII, che, data la sua antichità, è da ritenersi derivante dai dittici, integro e genuino. Il rituale della Chiesa veronese, denominato Carpsum, dei primi decenni del sec. XI, nel calendario d'inizio attesta il culto di Lupicino: «XI Kal. iunii Assumptio sancti Lupicini episcopi». Da notare la data - 22 maggio - osservata nella Chiesa veronese fino alla riforma del Proprio diocesano del 1961 e il termine arcaico di assumptio che denota un culto più antico del sec. XI, culto indicato anche dal fatto che il Carpsum, secondo studi recenti, in diverse parti del contenuto, risale al sec. IX. Nella cronotassi riferita dal Velo, Lupicino occupa il posto dopo Siagrio che sappiamo vivente al tempo di s. Ambrogio (m. 397). Lupicino, pertanto, reggeva la Chiesa veronese agli inizi del sec. V; le sue reliquie sono venerate nella cripta della basilica di S. Zeno Maggiore insieme con quelle di s. Lucilio.
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L'esistenza di San Lupicino trova conferma in molteplici testimonianze storiche. Tra queste, spicca il suo nome menzionato nel celebre "Velo di Classe" dell'VIII secolo, un documento di inestimabile valore per la ricostruzione delle successioni episcopali. Inoltre, il rituale veronese denominato "Carpsum", risalente ai primi decenni dell'XI secolo, attesta un culto radicato già da tempo, con la dicitura "Assumptio sancti Lupicini episcopi" fissata al 22 maggio. Questa data, conservata fino alla riforma del 1961, e l'utilizzo del termine arcaico "Assumptio" indicano un culto antecedente al XI secolo, corroborato anche da elementi interni al "Carpsum" che rimandano al IX secolo.
La collocazione di San Lupicino nella cronotassi del "Velo di Classe", subito dopo Siagrio, vissuto ai tempi di Sant'Ambrogio (m. 397), permette di datare il suo episcopato agli inizi del V secolo. Le sue spoglie riposano venerate nella cripta della basilica di San Zeno Maggiore a Verona, accanto a quelle di San Lucilio.
Sebbene le informazioni biografiche su San Lupicino siano frammentarie, possiamo immaginarlo come un saggio pastore guida della comunità veronese in un periodo storico complesso e ricco di fermenti. L'inizio del V secolo fu infatti segnato da grandi trasformazioni, con l'affermazione del Cristianesimo e le invasioni barbariche che sconvolsero l'Impero Romano. In questo contesto, la figura di San Lupicino si erge come quella di un faro di fede e guida spirituale, capace di accompagnare il suo popolo tra sfide e mutamenti.
Autore: Franco Dieghi
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