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Beata Maria Pierina (Giuseppa Maria) De Micheli Vergine

26 luglio

Milano, 11 settembre 1890 - Centonara d'Artò, Novara, 26 luglio 1945

Giuseppina De Micheli nacque a Milano l’11 settembre 1890. Entrata tra le suore Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, che curavano l’oratorio femminile della sua parrocchia, San Pietro in Sala, prese il nome di suor Maria Pierina. Rivestì numerosi incarichi di responsabilità nella sua Congregazione, ma è più nota per le apparizioni che ricevette e per la diffusione della medaglia del Santo Volto, che le venne presentata in visione dalla Vergine Maria. Morì di tifo il 26 luglio 1945, a Centonara d’Artò. Dichiarata Venerabile con decreto di papa Benedetto XVI il 17 dicembre 2007, è stata proclamata Beata il 30 maggio 2010. Le sue spoglie mortali sono conservate dal 2007 nella cappella dell’Istituto Spirito Santo a Roma.La sua memoria liturgica, per la diocesi di Novara e per le Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, cade l’11 settembre.



Giuseppina De Micheli nacque a Milano l’11 settembre 1890 in una famiglia profondamente religiosa. Orfana di padre a due anni, aveva solo dodici anni quando fu protagonista di un fatto quasi premonitore. Trovandosi nella sua parrocchia di S. Pietro in Sala, il Venerdì Santo, sentì una voce: “Nessuno mi dà un bacio d'amore in volto, per riparare il bacio di Giuda?”. Quasi non capì ma, giunto il suo turno, baciò il volto del Crocifisso con tutto il trasporto possibile. Alcuni suoi fratelli abbracciarono la vita religiosa: il 27 maggio 1899 fu ordinato sacerdote Riccardo, l’anno successivo la sorella Angelina entrò nel monastero delle Sacramentine, nel 1908 Maria si fece Orsolina di San Carlo. Fu durante la sua cerimonia di vestizione, il 1° ottobre 1909, che Giuseppina sentì la propria chiamata. Il 15 ottobre 1913 entrò dalle Figlie dell'Immacolata Concezione (dette di Buenos Aires), nella casa di Milano, accolta dalla fondatrice Madre Eufrasia Jaconis. Il 16 maggio 1914 indossò l'abito prendendo il nome di suor Maria Pierina, l’anno successivo fece la professione religiosa. Nel 1916, in Argentina, moriva la fondatrice. Tre anni dopo suor Pierina e altre compagne partirono per il paese sudamericano. La giovane suora amava contemplare la Passione di Cristo e in particolare il S. Volto divenne la fonte principale delle sue riflessioni. Nella Casa Madre di Buenos Aires, nel 1921, emise i voti perpetui. Il 5 novembre di quell’anno ritornò in Italia, dove pianse due anni dopo la morte della madre. Il 12 aprile 1928 fu eletta superiora della casa di Milano, nel 1930 divenne delegata della Madre Generale per gli affari all'estero. Aveva incarichi importanti, ma nel profondo del suo animo viveva un’incredibile e profonda esperienza mistica. Nell'orazione notturna del 1° Venerdì di Quaresima 1936, Gesù la fece partecipe dei dolori spirituali patiti nel Getsemani. Mentre dal viso sudava sangue, le disse: “Voglio che il mio Volto, il quale riflette le pene intime del mio animo, il dolore e l'amore del mio Cuore, sia più onorato. Chi mi contempla mi consola”. Il Martedì Santo seguente Gesù tornò a dirle: “Ogni volta che si contempla la mia faccia, verserà l'amor mio nei cuori, e per mezzo del mio S. Volto si otterrà la salvezza di tante anime”. Il primo martedì del 1937 le riferì: “Potrebbe essere che alcune anime temano che la devozione e il culto del mio S. Volto diminuiscano quella del mio Cuore. Dì loro, che al contrario, sarà completata ed aumentata. Contemplando il mio Volto le anime parteciperanno alle mie pene e sentiranno il bisogno di amare e di riparare. Non è forse questa la vera devozione al mio Cuore?”. Il 31 maggio 1938, di notte, mentre si trovava in cappella, le apparve la Vergine Maria. Suor Pierina era immersa in profonda adorazione davanti al tabernacolo. La Madonna aveva tra le mani uno scapolare formato da due panni bianchi: su un lato era impressa l'immagine del Volto di Gesù, circondato dalla scritta: "Illumina, Domine, vultum tuum super nos" (Illuminaci col Tuo Volto o Signore). Sull'altro era raffigurata un'ostia splendente con scritto intorno: "Mane nobiscum Domine" (Rimani con noi Signore). La Vergine le disse: “Ascolta bene e riferisci al Padre Confessore: questo scapolare è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza, un pegno di misericordia che Gesù vuol dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. I veri apostoli sono pochi. E' necessario un rimedio divino e questo rimedio è il S. Volto di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare, come questo, e faranno, potendo, una visita ogni martedì al SS. Sacramento per riparare gli oltraggi che ricevette il S. Volto del mio Figlio Gesù durante la Sua Passione, e che riceve ogni giorno nel Sacramento Eucaristico, verranno fortificati nella fede, pronti a difenderla ed a superare tutte le difficoltà interne ed esterne. Di più faranno una morte serena, sotto lo sguardo amabile del mio Divin Figlio”. Pochi giorni dopo la Madonna rivelò a Madre Pierina il compito di coniare una Medaglia. In quel periodo il fotografo Giovanni Bruner di Trento fotografò la S. Sindone e donò l'immagine al beato cardinale Ildefonso Schuster, che a sua volta la donò a Madre Pierina. Dall’immagine sindonica la beata fece ritrarre il Santo Volto. Nello stesso anno Gesù si presentò grondante sangue e con grande tristezza le disse: “Vedi come soffro? Eppure da pochissimi sono compreso. Quante ingratitudini da parte di quelli che dicono di amarmi! Ho dato il mio Cuore come oggetto sensibilissimo del mio grande amore per gli uomini, e dò il mio Volto come oggetto sensibile del mio dolore per i peccati degli uomini: voglio sia onorato con una festa particolare nel martedì di Quinquagesima, festa preceduta da una Novena in cui tutti i fedeli riparino con me, unendosi alla partecipazione del mio dolore”. Le consorelle furono testimoni solo di qualche fatto, Pierina aveva chiesto a Gesù di condurre la sua missione nel nascondimento, mentre cresceva in lei il desiderio di immolarsi per la salvezza delle anime.
Nel settembre 1939 la Beata Pierina fu eletta superiora della nuova casa di Roma (all’Aventino), Istituto Spirito Santo. Nel 1940 incontrò l'Abate Ildebrando Gregori (1894-1985) che divenne il suo direttore spirituale, fino alla morte. Benché priva di mezzi mise mano all'opera della Medaglia: ottenne dal fotografo Bruner di utilizzare l’immagine da lui riprodotta dalla S. Sindone e ci fu il permesso e la benedizione del Cardinale Schuster, monaco benedettino. Madre Pierina, un mattino, trovò “per caso” una busta con il denaro necessario. Obbedendo al confessore fece coniare una medaglia e non lo scapolare. Era turbata e si rivolse alla Madonna, ma Lei le disse: “Figlia mia, sta tranquilla che lo scapolare è supplito dalla medaglia con le stesse promesse e favori: rimane solo a diffonderla di più. Ora mi sta a cuore la festa del Volto Santo del mio Divin Figlio: dillo al Papa che tanto mi preme”. La medaglia iniziò il suo cammino, si diffuse e i fedeli ottennero grazie morali e fisiche. Si comprende bene così il significato delle sue parole: “Voglio tutto quello che vuole Gesù, costi quel che costi”.
Il 7 giugno 1945 Madre Pierina lasciò per sempre Roma e, con mezzi di fortuna, tornò a Milano. La sua missione terrena era compiuta, morì nella casa di Centonara d'Artò (Novara) il 26 luglio.
Nel 1962 ebbe inizio il processo di beatificazione, il 2 maggio 1970 i suoi resti mortali furono solennemente trasportati nella cripta della cappella dell’Istituto, nel 1973 gli scritti furono esaminati e approvati dai teologi censori. Del diario abbiamo solo i quaderni del periodo 1940-1945, avendo lei distrutto i precedenti. Leggendoli si apprende in maniera toccante la straordinaria esperienza di un’anima. Il diario fu scritto negli anni angoscianti del secondo conflitto mondiale e la vicenda terrena di Madre Pierina si concluse quasi contestualmente alla fine della guerra.
Padre Ildebrando, Venerabile dal 2014, già impegnato in opere a favore dei bisognosi, diventò, grazie alla beata, diffusore della devozione al Santo Volto. Adempì al compito con grande energia e lo trasmise come carisma fondando la Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del Santo Volto. La medesima missione fu recepita dai Benedettini Silvestrini cui Padre Ildebrando apparteneva, che oltre al Monastero di Giulianova hanno dedicato al Santo Volto il Santuario di Bassano Romano e quello di Clifton negli Stati Uniti.


PREGHIERE DELLA BEATA PIERINA

Illumina, Signore, la Tua faccia sopra di noi, perché solo alla luce Tua divina possiamo comprendere le arcane, dolorose bellezze del Tuo Santo Volto.
Le lagrime di sangue, che bagnarono le Tue guance immacolate, mi dicono la Tua agonia nel Getsemani, il martirio spaventoso dell'ani¬mo Tuo di fronte all'orrenda visione dell'ingratitudine dei peccati, che spinto dal Tuo infinito amore hai voluto addossarti.
I Tuoi occhi velati, mi parlano di tristezza mortale, e la Tua bocca divina pare aprirsi a ripetere: Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno.
O Gesù, lascia che noi, contemplando il Tuo S. Volto, penetriamo negli abissi di dolore e di amore del Tuo Cuore, facciamo nostre le Tue pene, e uniamo le nostre povere riparazioni alle Tue. Vorremmo asciugare le Tue lacrime con l'accettazione generosa del Tuo Santo Volere, col sacrificio e con le sofferenze. Vorremmo o Gesù, contemplarti, con lo stesso dolore con cui Ti contemplò Maria SS. nella Tua dolorosa Passione, ma essendo ciò impossibile alla nostra miseria, deponiamo le nostre intenzioni, le nostre opere, i nostri cuori, nelle Sue Mani, perché li purifichi e li renda più graditi al Tuo divino sguardo.
O Gesù, lascia che ripetiamo coi Salmista, la bella invocazione: Il mio Volto Ti ha cercato: Il Tuo Volto cercherò lo o Signore e nell'attesa di contemplarti svelatamente in Cielo, fa che camminiamo sempre alla luce del Tuo Santo Volto, perché le sembianze Tue divine, si imprimino nei nostri cuori e sia nostra gioia il patire per Te. Così sia.

A GESÙ SACRAMENTATO “Mane nobiscum Domine”
Sì, o dolcissimo Gesù, rimani con noi, che si fa sera, e un raggio della Tua Divina Faccia, che noi adoriamo sotto i veli eucaristici, illumini le nostre menti, e dissipi le tenebre che avvolgono la povera umanità. Gesù amabilissimo, rimani con noi, a consolarci nelle angosce della vita, ad insegnarci a soffrire con Te, nella pace e ad impreziosire il nostro dolore.
Rimani con noi, Maestro amabile di verità, perché fiduciosi camminiamo all'eterna salvezza, nel trionfo del Regno di Dio.
O Gesù, rimani con noi, nutrendoci delle Tue Carni Immacolate, perché germoglino i Vergini, gli Apostoli, i Santi a rinnovare la faccia della terra.
Gesù dolcissimo, fonte di ogni bene, rimani con noi nella Eucaristia, e nel Tuo Vicario in terra, perché tutti uniti in un solo Pastore, glorifichiamo Dio qui, nella luce della fede, per glorificarlo eternamente nella visione e nell'amore, in Paradiso.
Così sia.

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Aggiunto/modificato il 2009-05-19

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