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Hinojosa del Duque, Spagna, 6 luglio 1942 - 6 febbraio 1954
Santos Franco Sánchez sentì all’età di 10 anni la chiamata di Dio a divenire olocausto di dolore per la salvezza delle anime. Morirà il 6 febbraio 1954, a Hinojosa del Duque (Córdova – Spagna) di meningite unendo la sua sofferenza a quella di Cristo (“Que sea la voluntad de Dios”). Era nato il 6 luglio 1942 a Hinojosa del Duque.
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Santos Franco Sánchez è nato a Hinojosa del Duque (Cordoba), Spagna il 13 luglio 1942. Nato in una famiglia profondamente cattolica, era il sesto di 13 fratelli. Sanchez ha frequentato le scuole cattoliche carmelitane, è stato allievo del Seminario Minore dei Carmelitani dell'Antica Osservanza.
Si è distinto per sempre mettere in pratica la pace sia tra compagni che fra fratelli. Un bambino normale, viene ricordato dalla sua famiglia come gentile e veloce a scusarsi se ha sbagliato qualcosa. , amico della concordia; perdonava i debiti e si interessava ai poveri. Era anche brillante e curioso. Volevo essere un sacerdote carmelitano da grande, ma i piani di Dio erano altri, anticipare il regno in questa piccola anima semplice, che ha fatto della sua breve vita ordinaria un lavoro straordinario. All'età di dieci anni nel 1953, ha iniziato a soffrire di forti mal di testa e febbre alta, dopo studi medici viene diagnosticato la meningite. Quando si è afflitto dal dolore, il parroco gli ha chiesto di offrire i suoi dolori per la Chiesa e le sue necessità, lui gli ha risposto: “dal primo momento in cui ho iniziato a provare dolore, non ho smesso di offrirli al Signore per le missioni, i sacerdoti e i peccatori”.
Quando era molto malato una delle sue sorelle gli chiede: "Vuoi guarire o andare in paradiso? ”. Senza esitazione rispose: "andare in cielo". I suoi genitori, Manuel e Carmela, di vita esemplare nell'amore di Dio, sono stati la culla del loro apprendistato. La sua famiglia ricorderà sempre il suo sguardo profondo, nobile, sereno e innocente, senza perdere questo bellissimo sguardo anche nel suo letto di dolore. Nel suo calvario di dolore e sofferenze, non ha mai perso il sorriso, e diceva a sua madre: "Mamma, non soffrire, che si compisse la volontà di Dio" Quando più intenso erano i suoi mal di testa, provocando loro convulsioni che lo lasciavano esausto, dalle sue labbra usciva di nuovo un sorriso pace interiore e diceva: "Non ancora, devo soffrire ancora un po'".
Durante la sua malattia finale, ebbe visioni di Gesù Bambino circondato da angeli e fiori, e del diavolo, che egli immaginava fosse stato scacciato da un crocifisso. Mentre la sua morte si avvicinava, abbracciò i suoi genitori e disse loro: "Andrò presto in cielo, mi rimane molto poco tempo. Non mi dimenticherò di voi. Vi voglio tanto bene. Non piangere, io sono molto allegro. Che importa la sofferenza? Che bello, c'è Dio e la Vergine! ”.
Santos è morto pregando la sua preghiera preferita "Sia fatta la tua volontà". Morto nella sua città natale all'età di 11 anni il 6 febbraio 1954. Il suo medico, un ateo, visitava il bambino tutti i giorni e pensava che fosse un santo. Il dottore si è convertito più tardi al cattolicesimo. La sua vita è stata una testimonianza vivente di fede, speranza e amore. Conoscendo e trasmettendo alla loro giovane età un'intimità con Dio, che molti impiegano anni per ottenere.
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