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Venerabile Istvan Kaszap Novizio gesuita

Festa: .

Székesfehérvár, Ungheria, 25 marzo 1916 - 17 dicembre 1935

Istvan Kaszap, novizio gesuita, divenne una leggenda tra gli ungheresi, non solo per le grazie a lui attribuite, ma per la sua sofferenza e scoperta della sofferenza. Divenne il simbolo della fortezza per tanti uomini e donne perseguitati e malati. Morì in atroci sofferenze offrendo la sua vita per la conversione dei peccatori. Papa Benedetto XVI lo ha dichiarato Venerabile il 16 dicembre 2006.



István Kaszap nacque il 25 marzo 1916 a Székesfehérvár in una famiglia profondamente cattolica di cinque figli. Frequentò il liceo cistercense della sua città natale. I suoi compagni di liceo lo ricordano come un ragazzo disponibile, amabile, delicato e puro di cuore. Durante gli esercizi spirituali dell'ultimo anno del liceo decise di fare il gesuita. Si sentì attratto dal modo di vivere la povertà e dall'entusiasmo per il regno di Cristo dei gesuiti. Entrò nella casa dei novizi a Buda nell'estate del 1934 e cominciò a vivere la vita religiosa con completa dedizione. Tuttavia in dicembre fu colpito da un'infezione virale che gli provocò febbre alta e foruncoli in tutto il corpo. A marzo fu trasportato all'ospedale in pericolo di morte e fu sottoposto ad un'operazione seria. Il trattamento delle piaghe gli causò dolori forti, ma lui lo sopportò con pazienza eroica che colpì tutti. A luglio poté tornare al noviziato, ma le piaghe ricomparvero e il padre maestro tristemente lo mandò a casa dai suoi genitori, ma gli promise di poter tornare all'ordine subito dopo la guarigione.
A casa si riprese tanto che si fece togliere le tonsille marce sperando, in questo modo, di eliminare la causa della malattia. Tuttavia poco tempo dopo dall'operazione si creò un tumore nella gola. Fu portato presso l'ospedale locale dove i medici dovettero praticargli una laringotomia. Ma anche dopo continuò a soffocarsi. Chiese di parlare con un sacerdote, ma quando il sacerdote arrivò, István aveva già perso coscienza. La sua lettera di addio comprendeva poche linee ed era diretta ai suoi genitori, la ritrovarono sul tavolino accanto al letto: «Addio. Ci vediamo lì su. Non piangete, questo è il mio compleanno celeste. Che Dio vi benedica.» Spirò il 17 dicembre 1935.
La sua fama di santità si diffuse tra la gente subito dopo la sua morte, la sua tomba divenne meta di molti pellegrini e altrettante persone ricevettero grazie attribuite alla sua intercessione. Il suo processo di beatificazione fu iniziato nel 1941 e la traduzione dei documenti raccolti verso latino fu riferita alla congregazione competente nel 1947. Nell'autunno del 1948 il cardinale Mindszenty, insieme ad altri vescovi, visitò la tomba di István Kaszap. Nel 1949 l'Autorità per la Protezione dello Stato pignorò l'edificio della segreteria della sua causa e diede fuoco alla maggior parte dei documenti raccolti, tra questi vi erano dei documenti che attestavano più di 20 mila grazie ricevute. Ciononostante la sua memoria e la sua venerazione continuarono e nel 1984 i suoi ex-compagni di noviziato celebrarono una messa nella chiesa di Prohászka a Székesfehérvár in occasione del 50o anniversario del suo ingresso nell'ordine. Il suo processo di beatificazione è stato ripreso nel 1990. Papa Benedetto XVI lo ha dichiarato Venerabile il 16 dicembre 2006.


Fonte:
www.mindszentyalapitvany.hu

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Aggiunto/modificato il 2021-01-22

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