I Beati José María Ruiz Cano, Jesús Aníbal Gómez Gómez, Tomás Cordero Cordero e i Compagni della Congregazione dei Figli del Cuore Immacolato di Maria, hanno dato testimonianza della loro fede in Cristo spargendo il loro sangue, così che oggi splendono nella Chiesa con la corona del martirio. José María Ruiz Cano, nato il 3 settembre 1906 a Jerez de los Caballeros, l’unico sacerdote del gruppo, fu martirizzato a Sigüenza (Guadalajara) il 28 luglio 1936. Il suo atteggiamento di fronte al martirio fu un esempio della sua disponibilità a fare della propria vita un’oblazione alla volontà di Dio. Per l’intercessione del Cuore di Maria, il Padre José María, si offrì a Dio come vittima, chiedendo che nessuno facesse alcun male ai seminaristi affidati alla sua cura formativa. I Beati, che hanno dato la loro vita nella stazione di Fernán Caballero (Ciudad Real), sono un gruppo di quattordici seminaristi, studenti di teologia, ed un religioso coadiutore. Due mesi più tardi, davanti alle porte del cimitero locale fu ucciso Fr. Felipe González de Heredia. La sua fede ferma e coraggiosa gli fece gridare audacemente “Viva Cristo Re! Viva il cuore di Maria!” mentre lo martirizzavano. Tutti questi giovani, formarono un coro armonioso che a vivavoce lodò Cristo Re e il cuore di Maria, perdonando coloro che spegnevano violentemente la loro giovane vita. Seguirono Cristo sino all’oblazione, per amore di Dio e degli uomini. Alcuni di loro vollero morire con le braccia in croce a somiglianza del Maestro. La loro morte è una gloriosa testimonianza della fede in Cristo.
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