La solennità di Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli riuniti nel Cenacolo. Una delle più note orazioni è la Coroncina della beata Elena Guerra, composta da sette invocazioni da recitarsi in sequenza, nelle quali viene rispettivamente invocato lo Spirito di sapienza, di intelletto, di consiglio, di fortezza, di scienza, di pietà e di santo timore. Al termine di ciascuna strofa si implora: «Padre santo, nel nome di Gesù, manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo».
Un’altra devota dello Spirito Santo che ricevette una particolare illuminazione soprannaturale è stata la carmelitana Maria di Gesù Crocifisso, beatificata nel 1983. Ella si sentì dire dal Signore: «Chiunque invocherà lo Spirito Santo mi cercherà e mi troverà. Desidero ardentemente che i sacerdoti dicano ogni mese una Messa in onore dello Spirito Santo. Chiunque la dirà o la ascolterà sarà onorato dallo Spirito Santo medesimo: avrà la luce, avrà la pace».
Fra le preghiere di supplica e di ringraziamento cui il Manuale delle indulgenze associa l’indulgenza parziale per chi le recita all’inizio o al termine del giorno, iniziando o compiendo il proprio lavoro, oppure prima o dopo il pasto, c’è una specifica invocazione tratta dalla Liturgia delle Ore: «Vieni Santo Spirito, riempi il cuore dei fedeli e accendi il fuoco del tuo amore».
In alternativa è proposto l’inno Veni creator Spiritus, che consente di ottenere l’indulgenza plenaria se recitato comunitariamente in chiesa nella solennità di Pentecoste. La traduzione italiana comincia così: «Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato». La preghiera si conclude con la richiesta: «Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore».
Autore: Saverio Gaeta
|