Lo scapolare della Madonna del Carmelo è una delle più antiche devozioni nella storia della pietà cristiana. La sua origine risale a un’apparizione della Vergine a padre Simone Stock, il priore generale dei Carmelitani che supplicava spesso la Madonna di proteggere con qualche privilegio il suo Ordine. Il 16 luglio 1251 egli ebbe la visione di Maria che gli mostrò uno scapolare come simbolo di protezione dai pericoli e come promessa di pace, assicurando: «Questo sarà il privilegio per te e per i tuoi. Chi ne morirà rivestito si salverà».
Qualche decina d’anni più tardi, la precedente promessa fu ulteriormente confermata dalla Vergine durante un’apparizione a monsignor Jacques Duèze, al quale garantì: «Coloro che sono stati vestiti con questo santo abito saranno tolti dal purgatorio il primo sabato dopo la loro morte». Nel 1322 monsignor Duèze, divenuto Papa con il nome di Giovanni XXII, si riferì alle parole della Madonna in una Bolla – oggi ritenuta non autentica dagli storici – nella quale parlò di questo «Privilegio sabatino». Nel 1726 Papa Benedetto XIII estese a tutta la Chiesa la festa della beata Maria Vergine del Monte Carmelo, fissandola al 16 luglio.
Agli inizi lo scapolare era un indumento senza maniche e aperto sui lati che nel Medioevo veniva utilizzato da monaci e frati per ricoprire l’abito sul petto e sulla schiena, in modo da non insudiciarlo durante i tempi del lavoro. Col tempo, lo scapolare del Carmelo si è ridotto di dimensioni e oggi consiste in due piccoli pezzi rettangolari di lana marrone, sui quali di norma ci sono l’immagine della Vergine e quella di Gesù che mostra il proprio cuore, uniti da stringhe e portati sul petto e sulla schiena. Lo scapolare deve essere benedetto da un sacerdote durante la cerimonia di imposizione.
Per concessione di papa Pio X, è possibile sostituire lo scapolare di stoffa con una medaglia benedetta che abbia da un lato l’immagine del Sacro Cuore e dall’altro quella della Madonna. Un suggerimento pratico è quello di usare la medaglia di giorno e di indossare lo scapolare nel tempo del riposo notturno, in quanto ritrovare ogni sera lo scapolare accanto al letto e compiere il gesto di indossarlo richiama alla mente la consacrazione a Maria e rinnova la fiducia in lei.
Autore: Saverio Gaeta
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