Il mese di agosto è tradizionalmente dedicato dalla devozione popolare alla Trinità e a Dio Padre (anche se, dal punto di vista liturgico, la solennità della santissima Trinità si celebra la domenica successiva alla Pentecoste).
La devozione trinitaria richiama alla devozione popolare innanzitutto la preghiera del Gloria, il cui testo si fonda su diversi brani delle Lettere degli apostoli ed esprime l’onore verso Dio Padre, il Figlio Gesù Cristo e lo Spirito Santo.
Legato a una tradizionale rivelazione divina, ricordata però senza una autorevole associazione a un preciso mistico o veggente, è il Rosario delle promesse del Padre. Le promesse sono tre:
- per ogni Padre nostro che verrà recitato, decine di anime si salveranno dalla dannazione eterna e decine di anime verranno liberate dalle pene del purgatorio;
- verranno concesse grazie particolarissime alle famiglie nelle quali questo Rosario sarà recitato e tali grazie saranno tramandate di generazione in generazione;
- tutti coloro che lo reciteranno con fede riceveranno da Dio grandi miracoli, quali non se ne sono mai visti nella storia della Chiesa.
Nei cinque misteri si contemplano altrettanti trionfi del Padre:
1. Nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.
2. Al momento del fiat di Maria durante l’Annunciazione.
3. Nell’orto del Getsemani, quando dona tutta la sua potenza al Figlio.
4. Al momento di ogni giudizio particolare.
5. Al momento del Giudizio universale. Dopo ciascun mistero si recitano un’Ave Maria, dieci Padre nostro e infine il versetto: «Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono».
Le parole che l’Angelo della Pace rivolse ai veggenti di Fatima hanno dato origine alla Novena alla santissima Trinità, che consiste in tre invocazioni, al termine di ciascuna delle quali si recita un Gloria. A conclusione c’è la preghiera: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze con le quali egli è offeso; e per i meriti infiniti del Cuore sacratissimo di Gesù e per l’intercessione del Cuore immacolato di Maria vi chiedo la conversione dei poveri peccatori».
Autore: Saverio Gaeta
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