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† Spagna, 25 luglio e 20 agosto 1936
Nel corso della guerra civile spagnola e della concomitante persecuzione anticattolica, anche i Carmelitani Scalzi catalani ebbero le loro vittime: il 25 luglio 1936 vennero uccisi padre Giovanni di Gesù e fra Bartolomeo della Passione, mentre il 20 agosto 1936 vennero fucilati padre Silverio di San Luigi Gonzaga, proveniente da Tarragona, e padre Francesco dell’Assunzione. Con questi ultimi due diede la vita anche don Pablo Segalà Solé, fratello di sangue di padre Francesco. Inclusi nella medesima causa di beatificazione e canonizzazione, vennero beatificati a Tarragona il 13 ottobre 2013, sotto il pontificato di papa Francesco, nella celebrazione con cui furono elevati agli altari in tutto cinquecentoventidue martiri spagnoli del XX secolo.
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Nel corso della guerra civile spagnola e della concomitante persecuzione anticattolica, anche i Carmelitani Scalzi catalani ebbero le loro vittime.
Il 25 luglio 1936, poco dopo l’inizio del conflitto, due religiosi provenienti dalla comunità di Lérida, padre Giovanni di Gesù e fra Bartolomeo della Passione, vennero fermati mentre cercavano di dirigersi ad Alcarràs. Vennero uccisi subito dopo essersi identificati come frati del santuario di Santa Teresa del Bambino Gesù.
Il 20 agosto 1936, invece, presso il cimitero di Lérida, vennero fucilati padre Silverio di San Luigi Gonzaga, proveniente da Tarragona, e padre Francesco dell’Assunzione, che al confratello più anziano doveva la vocazione religiosa. Insieme a loro fu assassinato don Pablo Segalà Solé, fratello di padre Francesco.
La fama del loro martirio diffusa nella comunità ecclesiale portò, dopo l’ottenimento del relativo nulla osta, allo svolgimento del processo informativo che si svolse tra il 1952 e il 1954 presso la diocesi di Lérida. La validità di tale processo venne riconosciuta con decreto del 31 gennaio 1992.
Dopo la presentazione della “Positio super martyrio” alla Congregazione delle Cause dei Santi, nel 2000, si tenne la riunione particolare dei Consultori teologi il 4 dicembre 2010, che espressero parere favorevole.
I cardinali e i vescovi membri della Congregazione, riuniti in sessione ordinaria il 7 maggio 2013, riconobbero che i quattro carmelitani scalzi e il sacerdote diocesano erano stati uccisi per la loro fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Il 3 giugno 2013 papa Francesco autorizzò la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il loro martirio.
La loro beatificazione venne celebrata presso il Complesso Educativo di Tarragona il 13 ottobre 2013, presieduta dal cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, come delegato del Santo Padre. Nella stessa celebrazione furono elevati agli altari in tutto cinquecentoventidue martiri spagnoli del XX secolo, la cui memoria liturgica venne fissata al 6 novembre.
Nell’elenco che segue, accanto ai nomi, indicati in italiano nel caso dei nomi da religiosi e in castigliano nel caso dei nomi al secolo, è inserito il rimando alle schede singole di ciascun martire.
99148 - Giovanni di Gesù (Juan Vilaregut Farré), sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, 29 anni
99149 - Bartolomeo della Passione (José Olivé Vivó), religioso professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, 41 anni
† Almacelles, Lérida, 25 luglio 1936
99150 - Silverio di San Luigi Gonzaga (Jaime Perucho Pontarró), sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, 72 anni
99151 - Pablo Segalà Solé, sacerdote della diocesi di Lérida, 32 anni (fratello di padre Francesco dell’Assunzione)
99152 - Francesco dell’Assunzione (Francesc Segalà Solé), sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, 24 anni (fratello di don Pablo Segalà Solé)
† Lérida, 20 agosto 1936
Autore: Mauro Bonato
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