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Maria Vergine nell'epifania del Signore

Tempo di Natale

Sia nel Calendario Romano generale sia nei calendari delle Chiese particolari e degli istituti religiosi, ricorre frequentemente la memoria della beata Vergine Maria. Sono numerosi nei Propri del rito romano i formulari di messe della Madonna; il loro oggetto, unico è identico, - l'opera di Dio in Maria santissima, compiuta in vista di Cristo e della Chiesa -, è celebrato sotto molti e vari aspetti. San Giovanni Paolo II promulgò il Messale della Beata Vergine Maria con formulari liturgici propri relativi ad alcuni titoli mariani. Riportiamo nella presente scheda l'introduzione alla Messa di "Maria Vergine nell'epifania del Signore".



Nel Tempo del Natale del Signore la Chiesa celebra il mistero dell'apparizione o manifestazione a tutti i popoli del Verbo di Dio, fatto uomo: dapprima ai Giudei, rappresentati dagli umili pastori, «primizia della Chiesa da Israele» (Prefazio), poi a tutta l'umanità, di cui i magi sono «i primi virgulti» (Prefazio). Nella messa si devono rilevare soprattutto questi aspetti: - la luce, la quale simboleggia la gloria di Dio Padre, che rifulse su Gerusalemme (cfr Prima Lettura, Is 60,1-6), avvolse i pastori («avvolti dal tuo splendore», Prefazio, cfr Lc 2, 9), e, in modo mirabile, guidò i magi a Cristo «alla luce della stella» che indicava loro il cammino (Prefazio, cfr Vangelo, Mt 2,2.9-10, Antifona alla Comunione); Gesù Cristo, «gloria d'Israele e luce delle genti» (Colletta, cfr Le 2,32), manifestato al mondo dal Padre, (cfr Colletta) rivelò al mondo la gloria del Padre (cfr Orazione sulle offerte); - il dono della salvezza nel Cristo. Molti sono i «titoli cristologici» che si trovano in questo formulario, e tutti di grandissimo rilievo: Cristo è il Figlio di Dio (cfr Colletta, Orazione dopo la Comunione) e il Figlio della Vergine (cfr Orazione sulle offerte; Prefazio); è grandezza e potenza di Dio, «l'Eccelso» che «volle nascere umile» (Antifona d'ingresso); «l'unico Mediatore e il Salvatore di tutti gli uomini» (Colletta), dalla cui nascita siamo salvati (cfr Orazione dopo la Comunione), la cui vita è interamente votata alla salvezza degli uomini (cfr Orazione sulle offerte). Perciò i pastori, nel Figlio dell'umile Serva, «riconoscono il Salvatore» (Prefazio), e i magi nel Bambino trovato con Maria sua Madre, «lo adorano Dio, lo proclamano Re, lo confessano Redentore» (Prefazio); - il mistero della Chiesa, adombrato nella santa città di Gerusalemme (cfr Prima Lettura, Is 60,1-6) simboleggiato dalla casa dove i magi videro il Bambino con sua Madre (cfr Vangelo, Mt 2,11); fondato sulla fede in Cristo (cfr Colletta); formato da credenti che provengono tanto da Israele quanto dalle altre nazioni (cfr Prefazio), perché il Padre attira «alla fede del Vangelo tutte le famiglie dei popoli» (Prefazio); - il ministero della Vergine nell'Epifania del Signore: «Risplende la grandezza di Dio / la sua potenza si rivela nella Vergine» (Antifona d'ingresso); «hai manifestato al mondo fra le braccia della Vergine Madre, il tuo Figlio» (Colletta); «per il ministero della Vergine, tu hai voluto attirare alla fede del Vangelo tutte le famiglie dei popoli» (Prefazio).

Risplende la grandezza di Dio,
la sua potenza si manifesta nella Vergine:
l'Eccelso volle nascere umile
e nell'umiltà rivela la sua gloria.


Fonte:
Messale della Beata Vergine Maria

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Aggiunto/modificato il 2017-01-05

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