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Beati 109 Martiri Spagnoli Clarettiani Beatificati nel 2017

1 febbraio

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† Spagna, 1936/1937

109 religiosi dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria o Clarettiani (dal nome del fondatore sant’Antonio Maria Claret), appartenuti alle comunità di Barcellona, Castro Urdiales, Cervera, Lerida, Sabadell, Valencia, Vic e Sallent, sono stati uccisi in odio alla fede negli anni 1936 e 1937, nell’ambito della persecuzione nella guerra civile spagnola. L’elenco è capeggiato da padre Mateo Casals Mas, superiore della comunità di Sabadell presso Barcellona, dallo scolastico (ossia religioso in formazione verso il sacerdozio) Teófilo Casajús Alduán e da fratel Fernando Saperas Aluja, in rappresentanza dei tre tipi di consacrazione presenti nella congregazione. Il 22 dicembre 2016 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che li dichiarava ufficialmente martiri, aprendo la via alla loro beatificazione, celebrata il 21°ottobre 2017 nella Basilica della Sagrada Familia a Barcellona. La memoria liturgica di tutto il gruppo, per la congregazione clarettiana, è stata fissata al 1° febbraio.



I Clarettiani a Barcellona
I Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria o Clarettiani (dal nome del fondatore sant’Antonio Maria Claret), all’epoca della guerra civile spagnola, avevano due comunità nella città di Barcellona.
La prima era quella di calle Gracia, con la Curia provinciale, una scuola e una chiesa aperta al pubblico. La seconda era situata in calle Ripoll, nella parte antica della città: le attività principali erano la casa editrice Coculsa, l’apostolato della stampa e la predicazione.

I Clarettiani a Castro Urdiales
Nella cittadina di Castro Urdiales, situata nella provincia nord-orientale di Santander, ai confini con quella di Biscaglia, i Clarettiani avevano aperto nel 1925 il collegio Barquin, per formare le nuove generazioni.
In effetti, già in quel periodo gli abitanti del luogo, perlopiù marinai, stavano rischiando di perdere le abitudini e i valori cristiani, anche se erano ancora distanti dai problemi politici del resto del Paese.

I Clarettiani a Cervera
La comunità di Cervera, invece, era collocata nell’edificio di un’antica Università, a partire dal 1887. Negli anni ’30 del ventesimo secolo era composta da 154 membri: 30 sacerdoti, 51°scolastici (ossia religiosi in cammino verso il sacerdozio), 35 fratelli coadiutori e 38 postulanti.
La città aveva salde e antiche radici cristiane, ma alcuni elementi esterni cominciarono a turbarne la pace.

I Clarettiani a Lerida
A Lerida, a ovest della Catalogna, la presenza clarettiana rimontava al 1885, presso la chiesa di San Paolo. I Missionari, sia sacerdoti sia fratelli, avevano grande considerazione tra il popolo, per la loro dedizione al ministero apostolico sia in città, sia al di fuori di essa.
Tuttavia, il clima sociale era in disordine, a causa dei conflitti tra i partiti politici, tra i quali non mancavano quelli di matrice anarco-socialista.

I Clarettiani a Sabadell
Sabadell, cittadina a pochi chilometri da Barcellona, aveva visto l’arrivo dei Clarettiani nel 1889. L’apostolato era il medesimo delle altre città: educazione, diffusione della stampa cattolica, predicazione al popolo, celebrazioni nella chiesa aperta ai fedeli esterni. Otto erano i membri sacerdoti, tutti d’età avanzata; tre fratelli, invece, badavano alle mansioni della casa.

I Clarettiani a Valencia
Nella provincia di Valencia la congregazione aveva quattro comunità: Valencia; El Grao, dove avevano una scuola con patronato (come a dire un oratorio) per i figli degli operai, aperta nel 1935; Requena; Játiva.
La residenza dei padri era in calle San Vicente, ma, col peggioramento della situazione politica, decisero di trasferirsi nel centro di Valencia. Nel corso di un anno dovettero concentrarsi solo in quella casa, in quanto vennero costretti dalle circostanze a chiudere le altre.

I Clarettiani a Vic e Sallent
Sallent è il villaggio, non molto lontano da Barcellona, che vide la nascita del fondatore, sant’Antonio Maria Claret. La comunità del luogo era una delle tre nel territorio della diocesi di Vic: le altre erano nella città di Vic e nella fattoria di Mas Claret, il cui compito era provvedere al cibo per la comunità di Cervera, da cui dipendeva, oltre che di essere una casa per le vacanze dei missionari.
La vicinanza di Barcellona influì negativamente sul clima generale. Già durante la cosiddetta “settimana tragica” del 1934 i religiosi iniziarono a preoccuparsi, ma cercarono di condurre una vita il più normale possibile.

Nella persecuzione della guerra civile
Dopo il sollevamento militare del 20 luglio 1936, le varie comunità si dispersero. Alcuni missionari furono catturati in gruppo, altri da soli, e fucilati. In maggior parte erano catalani, ma altri venivano dalla Navarra, dall’Aragona e dalla Castiglia.
Tra tutti quelli uccisi in quel periodo e appartenuti alle comunità presentate sopra, sono stati identificati 109 missionari: 49 sacerdoti, 31 fratelli e 29 scolastici. 8 provenivano dalle comunità di Barcellona, 3 da quella di Castro Urdiales, 60 da quelle di Cervera e Mas Claret, 8 da quella di Sabadell, 15 da quelle di Vic e Sallent, 11°da quella di Lerida e 4 da quella di Valencia.
Tranne due, uccisi nel 1937, gli altri diedero la vita negli ultimi mesi del 1936. L’età media è di 39 anni. Il più giovane, Francisco Marco Martínez, aveva 16 anni ed era religioso professo da quattro mesi. Due avevano 19 anni, molti 20, mentre tre ne avevano 76.

Di fronte alla morte
Ciascuno affrontò la morte alla propria maniera, ma esistono elementi comuni. Su tutti, la piena accettazione di una fine tragica, come dimostrano le parole di padre Julio Leache Labiano, ventisettenne, assassinato a Mas Claret:
«Se ci vogliono uccidere, che sia solo per Dio o per altro motivo, che mi uccidano mentre sto celebrando, mentre sto amministrando i Sacramenti o pregando. Ma non per altri motivi umani o politici… Se ci uccidono perché siamo fascisti, ha poca grazia e poco merito, dato che ci sono fascisti di ogni colore. Tuttavia, se ci uccidono perché diciamo Messa e perché siamo cattolici, questo è meritorio davanti a Dio, questo è essere martiri».
Padre Jaime Payàs Fargas, fucilato a Sallent, espresse nel suo ultimo scritto parole di perdono per i suoi persecutori, come altri confratelli: «Perdono tutti coloro che mi vogliono male e do loro un abbraccio d’amicizia; non serbo rancore per nessuno, neanche a coloro che mi hanno spinto fuori di casa come un cane; l’hanno fatto anche a Voi», riferendosi al Signore.

La causa di beatificazione
Inizialmente le cause erano più d’una, a seconda delle diocesi dove i candidati avevano dato la vita per Dio e per i fratelli. Dal 2006 sono confluite in una sola, denominata «Mateo Casals Mas, Teófilo Casajús Alduán, Fernando Saperas Aluja e 106 compagni».
La “Positio super martyrio”, consegnata nel 2006, fu esaminata dai consultori teologi della Congregazione delle Cause dei Santi dieci anni dopo, l’8 febbraio 2016. La valutazione positiva fu confermata dalla riunione dei cardinali e dei vescovi membri della medesima Congregazione.
Il 21 dicembre 2016, ricevendo in udienza il cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui i 109 Clarettiani sono stati riconosciuti martiri in odio alla fede cattolica.
La loro beatificazione è stata celebrata il 21 ottobre 2017, nella basilica della Sagrada Familia a Barcellona; era la prima in quel luogo, nonché la prima in cui sono stati elevati agli altari i membri di un’unica congregazione in così grande numero. A presiedere il rito, in qualità d’inviato del Santo Padre, il cardinal Angelo Amato. La loro memoria liturgica è stata fissata al 1° febbraio.
In tutto i Beati clarettiani arrivano quindi a essere 184, tutti martiri, in prevalenza degli anni della guerra civile: i 51 di Barbastro, diventati più noti grazie al film «Un Dios prohibido», beatificati nel 1992; padre Andrés Sola Molist, ucciso nel 1927 in Messico e Beato dal 2005; 23 altri uccisi intorno al 1936 e beatificati nel 2013, provenienti dalle comunità di Sigüenza, Fernán Caballero e Tarragona.

L’elenco completo
I nomi dei singoli martiri, anche se nativi della Catalogna, sono presentati nell’elenco secondo la dizione castigliana.

- Federico Codina Picasso, sacerdote
† Lerida, 21 luglio 1936

- Miguel Baixeras Berenguer, sacerdote
- Manuel Torres Nicolau, sacerdote
- Arturo Tamarit Pinyol, sacerdote
† Lerida, 25 luglio 1936
 
- Juan Mercer Soler, sacerdote
- Jaime Payás Fargas, sacerdote
- Marcelino Mur Blanch, fratello coadiutore
- Marià Binefa Alsinella, fratello coadiutore
† Sallent, Barcellona, 25 luglio 1936
 
- José Reixach Reguer, sacerdote
† Sabadell, Barcellona, 25 luglio 1936
 
- Juan Capdevila Costa, fratello coadiutore
† Barcellona, 25 luglio 1936
 
- Manuel Jové Bonet, sacerdote
- Onésimo Agorreta Zabaleta, chierico
- Amadeo Amalrich Rasclosa, chierico
- Xavier Amargant Boada, chierico
- Pedro Caball Juncà, chierico
98072 - José Casademont Vila, chierico
97458 - Teófilo Casajús Alduán, chierico
98073 - Antonio Cerdá Cantavella, chierico
- Amadeu Costa Prat, chierico
- José Elcano Liberal, chierico
- Luís Hortós Tura, chierico
98071 - Senén López Cots, chierico
- Miguel Oscoz Arteta, chierico
- Luís Plana Rabugent, chierico
- Vicente Vázquez Santos, chierico
† Lerida, 26 luglio 1936

- Gumersindo Valtierra Alonso, sacerdote
† Barcellona, 26 luglio 1936
 
- Xavier Sorribas Dot, sacerdote
† Lerida, 26 luglio 1936
 
- Càndido Casals Sunyer, sacerdote
† Barcellona, 29 luglio 1936

- Adolfo De Esteban Rada, chierico
† Barcellona, 31 luglio 1936

- José Arner Margalef, sacerdote
- Casto Navarro Martínez, sacerdote
† San Sadurní d’Osormort, Vic, 7 agosto 1936

- Antonio Casany Villarrasa, fratello coadiutore
† Sant Pedro dels Arquells, Lerida, 11 agosto 1936

- Fernando Saperas Aluja, fratello coadiutore
† Tárrega, Lerida, 13 agosto 1936

- Marceliano Alonso Santamaría, sacerdote
- José Ignacio Gordón De La Serna, sacerdote
† Alboraya, Valencia, 13 agosto 1936
 
- José Puigdeséns Pujol, sacerdote
- Julio Aramendía Urquía, sacerdote
† Vic, Barcellona, 17 agosto 1936
 
- Juan Prats Gibert, sacerdote
† Montmaneu, Barcellona, 17 agosto 1936
 
- Antonio Junyent Estruch, sacerdote
† Pedralbes, Barcellona, 18 agosto 1936
 
- Emilio Bover Albareda, sacerdote
† Cervera, Lerida, 20 agosto 1936
 
- Jacinto Blanch Ferrer, sacerdote
† Barcellona, 21 agosto 1936
 
- Agustín Llosés Trullols, sacerdote
- Luís Albi Aguilar, sacerdote
- Xavier Morell Cabiscol, sacerdote
- Juan Garriga Pagés, fratello coadiutore
- Àngel Dolcet Agustì, fratello coadiutore
† Lerida, 21 agosto 1936
 
- Luis Francés Toledano, sacerdote
† Olocau, Valencia, 21 agosto 1936
 
- José Vidal Balsells, chierico
† Navés, Lerida, 22 agosto 1936
 
- Juan Busquet Llucia, sacerdote
† Campo de Marte, Lerida, 25 agosto 1936
 
- Enrico Cortadellas Segura, sacerdote
† Cervera, Lerida, 25 agosto 1936
 
- Genari Pinyol Ricard, chierico
- Remigi Tamarit Pinyol, chierico
† La Floresta, Lerida, 27 agosto 1936
 
- Tomàs Planas Aguilera, sacerdote
† Sabadell, Barcellona, 27 agosto 1936
 
- Juan Blanch Badía, sacerdote
† Sant Pedro del Arquells, Lerida, 31 agosto 1936
 
- Tomás Galipienzo Perlada, sacerdote
† Paterna, Valencia, 1° settembre 1936
 
- Julián Villanueva Alza, fratello coadiutore
† Su, Lerida, 1° settembre 1936
 
- Jaime Girón Puigmitjà, sacerdote
† Castellfollit de Riubregós, Barcellona, 5 settembre 1936
 
97454 - Mateo Casals Mas, sacerdote
† San Quirze del Vallès, Barcellona, 5 settembre 1936
 
- José Puig Bret, sacerdote
- Juan Rafí Figuerola, fratello coadiutore
- José Clavería Mas, fratello coadiutore
- José Solé Maimó, fratello coadiutore
† Terrasa, Barcellona, 5 settembre 1936
 
- José Cardona Dalmases, fratello coadiutore
† Sabadell, Barcellona, 5 settembre 1936

- Pedro Sitges Obiols, sacerdote
† Sant Martí de Tous, Barcellona, 12 settembre 1936
 
- Juan Maria Alsina Ferrer, sacerdote
- Antonio Perich Comas, chierico
† Castellbell i el Vilar, Barcellona, 16 settembre 1936
 
- Ramon Rius Camps, fratello coadiutore
† Cervera, Lerida, 22 settembre 1936
 
- Ramon Roca Buscallà, fratello coadiutore
† Cervera, Lerida, 24 settembre 1936
 
- José Capdevila Portet, sacerdote
† Manlleu, Barcellona, 25 settembre 1936
 
- Juan Codinach Espinalt, sacerdote
- Miguel Codina Ventayol, sacerdote
† Malla, Vic, Barcellona, 12 ottobre 1936
 
- José Casals Badía, fratello coadiutore
† Gurb, Vic, Barcellona, 12 ottobre 1936
 
- Joaquim Gelada Hugas, sacerdote
- Isaac Carrascal Moso, sacerdote
- Félix Barrio Y Barrio, fratello coadiutore
† Torrelavega, Santander, 14 ottobre 1936
 
- Juan Buxó Font, sacerdote
- Heraclio Matute Tobias, sacerdote
- Luís Jové Pach, sacerdote
- José Serrano Pastor, sacerdote
- José Ros Nadal, fratello coadiutore
- Bonaventura Reixach Vilarò, fratello coadiutore
- Miguel Rovira Font, fratello coadiutore
- Francisco Canals Pascual, fratello coadiutore
- José Ausellé Rigau, chierico
- Evaristo Bueria Biosca, chierico
- José Loncán Campodarve, chierico
- Manuel Solé Vallespì, chierico
† Cervera, Lerida, 18 ottobre 1936
 
- Manuel Font Y Font, sacerdote
- José Ribé Coma, sacerdote
- Julio Leache Labiano, sacerdote
- Francisco Simón Pérez, chierico
- Antonio Elizalde Garvisu, chierico
- Emiliano Pascual Abad, chierico
- Eusebio De Las Heras Izquierdo, chierico
- Constantino Miguel Moncalvillo, chierico
- Francisco Solá Peix, chierico
- Francisco Milagro Mesa, fratello coadiutore
- Pedro Vives Coll, fratello coadiutore
- José Ferrer Escolà, fratello coadiutore
- Dionisio Arizaleta Salvador, fratello coadiutore
- Juan Senosiaín Zugasti, fratello coadiutore
- Fernando Castán Messeguer, fratello coadiutore
- Narcís Simón Sala, fratello coadiutore
- Francisco Marco Martínez, fratello coadiutore
- Nicolas Campo Giménez, fratello coadiutore
† Sant Pedro dels Arquells, Lerida, 19 ottobre 1936
 
- Isidre Costa Hons, fratello coadiutore
† Sant Pedro dels Arquells, Lerida, 11°novembre 1936
 
- Ciril Montaner Fabré, sacerdote
† Montcada, Barcellona, 28 novembre 1936
 
- Miguel Facerías Garcés, fratello coadiutore
† Caseta de Alboquers, Barcellona, 22 febbraio 1937
 
- Juan Torrents Figueras, sacerdote
† Montcada, Barcellona, 16 marzo 1937


Autore:
Emilia Flocchini


Note:
Per approfondire: www.109cmf.org

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Aggiunto/modificato il 2017-10-21

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