Tredici religiosi e tre laici
Dei quasi seimila martiri assassinati durante la guerra civile spagnola fanno parte anche molti vissuti nella diocesi di Barcellona. Sedici di questi sono stati beatificati nella basilica della Sagrada Familia di Barcellona il 10 novembre 2018. A presiedere il rito in qualità d’inviato del Santo Padre, il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Quasi tutti sono religiosi: di essi, nove appartengono alla Congregazione di San Pietro in Vincoli, tre alle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, una alle Suore Francescane dei Sacri Cuori. Gli altri tre sono laici, due dei quali fratello e sorella, che accolsero alcuni religiosi della Congregazione di San Pietro in Vincoli, scacciati dalle loro case, meritandosi il titolo di “laici protettori”.
Le congregazioni di appartenenza
La Congregazione di San Pietro in Vincoli fu fondata nel 1834 dal sacerdote Joseph-Marie Fissiaux, a Marsiglia. Il suo vescovo gli aveva proposto di prendersi cura dei bambini che avevano perso i genitori a causa di un’epidemia di colera.
Il 1° agosto 1839, festa di San Pietro in Vincoli, padre Fissiaux estese la sua azione caritativa ai ragazzi e ai giovani, detenuti nelle stesse carceri dei delinquenti adulti, spesso privi d’istruzione e di sostegno anche quando venivano rilasciati. Nel 1884 la Congregazione sbarcò in Spagna, stabilendosi a Barcellona: fu fondato l’Asilo Durán, dal nome di un benefattore, seguito da una colonia agricola a Sant Feliu de Llobregat.
Le Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, invece, sono state fondate nel 1850 dal Cappuccino padre Giuseppe da Igualada, al secolo José Tous y Soler (beatificato nel 2010). Costretto a lasciare il convento per le persecuzioni religiose del XIX secolo, scoprì di essere molto incline all’educazione dei bambini. Indirizzò in tal senso anche tre ragazze di cui era direttore spirituale: diede loro una regola mutuata da quella di santa Chiara e le guidò nella vita comune.
Maria del Carmen Gonzalez-Ramon Garcia-Prieto, rimasta vedova nel 1881, fu invece guidata da un altro Cappuccino, padre Barnaba da Astorga. Inizialmente aprì la propria abitazione ai poveri, poi si consacrò a Dio diventando suor Maria del Monte Carmelo del Bambino Gesù (beatificata nel 2007). Il 1° maggio 1884 fu fondata la prima casa delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, ad Antequera.
Le circostanze del martirio
Allo scoppio della guerra civile, la comunità dell’Asilo Durán contava ventuno membri tra sacerdoti, fratelli laici e seminaristi. La maggior parte, però, era in vacanza nei paesi d’origine. La notte del 19 luglio, l’Asilo fu occupato dai miliziani, che concessero ai religiosi di lasciarlo senza essere catturati.
Si diressero quindi a Sant Feliu de Llobregat, ma una settimana dopo dovettero andarsene insieme ai confratelli che lì vivevano. Alcuni religiosi riuscirono a scappare e a nascondersi in alcune abitazioni del circondario.
Altri tre, i fratelli Gioacchino Gómez Peña, Massimo Franco Ruiz e Gioacchino Puente González, vennero arrestati e condotti in carcere. Furono poi raggiunti da padre Teodoro Illera del Olmo, superiore della casa di Sant Feliu, catturato mentre si dirigeva a Barcellona. Vennero fucilati alle tre di notte del 27 luglio 1936. Fratel Bernardo Puente González venne ucciso lo stesso giorno, ma non con loro, dopo essere stato riconosciuto per strada.
Anche le Cappuccine della Madre del Divin Pastore furono costrette a lasciare i loro conventi. Suor Patrocinio Vilanova Alsina, residente nella casa di Sarrià, dopo aver cercato rifugio da alcuni parenti, li lasciò per non metterli in pericolo. Si offrì volontaria per curare i malati nell’Ospedale Clinico di Barcellona, ma dal suo atteggiamento fu chiaro che era una religiosa: il 31 luglio venne riportata nello stesso ospedale, ormai cadavere.
Suor Andrea Solans Ballester e suor Maria Ausilio Noguera Manubens, invece, appartenevano alla casa di Premià de Mar. Vennero catturate mentre si dirigevano a Manresa, dove speravano di essere ospitate dai parenti della seconda. Anche loro morirono il 31 luglio.
Fratel Stanislao Kostka Tajadura Marcos, per passare in una zona dove la persecuzione era meno intensa, cercò di arruolarsi tra i miliziani, ma venne scoperto e fucilato ad Alcañiz il 18 settembre 1936.
Suor Carlotta della Visitazione, Francescana dei Sacri Cuori, era fuggita anche lei a Barcellona, ma la portinaia dello stabile dove si era rifugiata denunciò la sua presenza. Anche la domestica che era con lei rischiò di essere uccisa, ma suor Carlotta la mise in salvo dichiarando, com’era vero, di essere l’unica religiosa. Venne quindi fucilata tra l’11 e il 14 novembre 1936.
Fratel Ángel de la Iglesia Ocina, fratel Riccardo Guerra Villazan e fratel Acacio Calleja Santamaría, membri della comunità dell’Asilo Durán, trovarono rifugio nella casa dei fratelli Gregorio e Camila Díez Blanco. Eliseo Moradillo García, che era stato ospite dei religiosi, faceva la spola tra le case dove gli altri erano rifugiati. Il 15 febbraio 1937 vennero catturati tutti e sei e fucilati qualche ora più tardi.
La fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione
Il nulla osta per l’avvio della causa rimonta all’8 marzo 2006. Il 26 ottobre dello stesso anno è stato emesso il nulla osta anche per i tre laici che avevano ospitato e aiutato alcuni religiosi della Congregazione di San Pietro in Vincoli, che sono stati quindi inclusi nella causa.
Il processo diocesano per padre Teodoro Illera del Olmo e quindici compagni, dunque, è stato aperto a Barcellona il 25 gennaio 2007 e concluso il 26 novembre 2010. Il decreto di convalida degli atti dell’inchiesta porta la data del 27 giugno 2012.
Il riconoscimento del martirio e la beatificazione
La “Positio super martyrio”, trasmessa nel 2016, è stata quindi esaminata dai Consultori Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, poi dai cardinali e dai vescovi membri della stessa Congregazione.
Il 18 dicembre 2017, ricevendo in udienza il cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui i sedici Servi di Dio potevano essere dichiarati martiri.
La loro memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui tutte le diocesi spagnole ricordano i Martiri del XX secolo.
L’elenco
Nell’elenco che segue, se i martiri hanno cambiato nome con l’ingresso nelle rispettive congregazioni, questo è riportato in italiano. Il nome proprio, invece, è segnato in spagnolo tra parentesi.
97768 - Padre Teodoro (Cirilo) Illera del Olmo, sacerdote professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 53 anni
97780 - Fratel Gioacchino (Jacinto) Gómez Peña, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 41 anni
97771 - Fratel Massimo (José) Franco Ruiz, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 30 anni
97782 - Fratel Gioacchino (Joaquín José) Puente González, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 20 anni
† Pallejà, Barcellona, 27 luglio 1936
97778 - Fratel Bernardo (Emilio) Puente González, chierico professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 25 anni
† Barcellona, 27 luglio 1936
97774 - Suor Patrocinio (Maria Magdalena) Vilanova Alsina, religiosa professa delle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, 58 anni
† Barcellona, 31 luglio 1936
97781 - Suor Andrea (Ramona) Solans Ballester, religiosa professa delle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, 61 anni
97772 - Suor Maria Ausilio (Margarita Josefa) Noguera Manubens, religiosa professa delle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, 66 anni
† L’Hospitalet de Llobregat, 31 luglio 1936
97775 - Fratel Stanislao Kostka (Ismael) Tajadura Marcos, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 34 anni
† Alcañiz, 18 settembre 1936
97770 - Suor Carlotta della Visitazione (Baudelia Duque Belloso), religiosa professa delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, 64 anni
† Barcellona, tra l’11 e il 14 novembre 1936
97777 - Fratel Angelo de la Iglesia Ocina, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 23 anni
97773 - Fratel Riccardo (Albino) Guerra Villazan, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 23 anni
97776 - Fratel Acacio (Acacio Maria) Calleja Santamaría, religioso professo della Congregazione di San Pietro in Vincoli, 21 anni
97769 - Gregorio Díez Blanco, vedovo della diocesi di Barcellona (fratello di Camila Díez Blanco), 37 anni
97767 - Camila Díez Blanco, laica della diocesi di Barcellona (sorella di Gregorio Díez Blanco), 47 anni
97779 - Eliseo Moradillo García, laico della diocesi di Barcellona, 31 anni
† Barcellona, 15 febbraio 1937
Autore: Emilia Flocchini
|