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Sono due santi che sono venerati ad Auxerre. Di loro non sappiamo nulla, oltre alla tradizione che tramandava come Eusebio fosse un sacerdote, mentre Avito un diacono e che erano venerati nel giorno 3 maggio. Negli atti dei Bollandisti, si riporta che quella data ricordava l’anniversario della loro deposizione e traslazione delle loro reliquie.
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Delle figure dei Santi Eusebio e Avito, venerati nella città di Auxerre, la scarsità di informazioni storiche lascia spazio a ipotesi e congetture, alimentando la devozione popolare con il fascino del leggendario.
Sappiamo con certezza che Eusebio era un sacerdote e Avito un diacono. La tradizione li accomuna come santi venerati il 3 maggio, data che, secondo gli atti dei Bollandisti, commemorava l'anniversario della deposizione e traslazione delle loro reliquie.
L'assenza di dettagli biografici concreti lascia spazio a diverse ipotesi sulla loro epoca e il loro operato.
Alcuni studiosi li associano al periodo tardoantico, ipotizzando un loro martirio durante le persecuzioni cristiane. Altri li collocano in un'epoca successiva, identificandoli con figure di rilievo nella Chiesa di Auxerre.
Nonostante l'incertezza storica, la venerazione di Eusebio e Avito ad Auxerre è rimasta viva nel corso dei secoli. La loro memoria è stata tramandata attraverso la tradizione orale e la liturgia locale.
La presenza delle loro reliquie ad Auxerre ha contribuito ad alimentare la devozione popolare. La data del 3 maggio, associata alla traslazione delle reliquie, divenne un giorno di festa e commemorazione.
Autore: Franco Dieghi
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