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Borja, Spagna, 3 novembre 1882 – Madrid, Spagna, 8 novembre 1936
Isabel Lacaba Andía nacque a Borja, cittadina nei pressi di Saragozza in Spagna, il 3 novembre 1882. A vent’anni entrò nel monastero di San Giuseppe a Madrid, delle monache Concezioniste Francescane, diventando suor Maria del Monte Carmelo. Nel 1935 fu eletta superiora. Il suo governo fu improntato alla disponibilità, al servizio e allo spirito di preghiera. Il 19 luglio 1936, all’inizio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il monastero. Insieme a nove monache, fu ospitata da un benefattore. Quando le fu offerta la possibilità di salvarsi, rifiutò per restare accanto alle consorelle, specie a quelle malate. Di lei e delle altre si persero le tracce dopo l’8 novembre 1936, quando vennero portate via dalla casa dove si trovavano. Madre Maria del Monte Carmelo e le sue compagne, alle quali sono state unite altre quattro monache di due ulteriori monasteri dello stesso Ordine, sono state beatificate il 22 giugno 2019 a Madrid, sotto il pontificato di papa Francesco. I suoi resti mortali non sono mai stati ritrovati.
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Figlia di Juan Lacaba Arilla, contadino, e di María Andía Cerio, Isabel nacque a Borja, cittadina nei pressi di Saragozza in Spagna, il 3 novembre 1882. Crebbe in un ambiente e in una famiglia dove la religione era considerata l’eredità più preziosa da trasmettere di padre in figlio.
A vent’anni entrò nel monastero di San Giuseppe a Madrid, dell’Ordine dell’Immacolata Concezione, le cui religiose sono dette Concezioniste Francescane, assumendo il nome di suor Maria del Monte Carmelo.
Fu eletta superiora nel 1935, dopo essere stata maestra delle novizie. Con loro aveva svolto un ottimo lavoro, improntato a mirare a un elevato livello di spiritualità e a una fraternità radicata nel Vangelo. Era infatti convinta che la formazione della persona fosse importante, ma s’impegnò ancora più a fondo nell’insegnare alle novizie la pratica della preghiera, centrale per la vita religiosa. Era infatti solita dire: «Il silenzio con le creature ci dà più ampio margine per parlare con Dio».
La sua vita e quella delle altre monache venne sconvolta dallo scoppio della guerra civile spagnola. Alle nove del mattino del 19 luglio 1936, era appena finita la Messa nel convento, quando da fuori si sentirono grida di minaccia: «Fuori le monache!». Madre Maria del Monte Carmelo diede quindi ordine alle altre monache di tornare in coro, per consumare le Ostie consacrate così da evitare profanazioni.
Mentre le distribuiva, il cappellano domandò alle religiose: «Se le circostanze lo richiedessero, sareste disposte a dare la vita per mantenervi fedeli ai vostri impegni di anime consacrate?». La risposta di tutte fu un «Sì» fermo e incondizionato.
Si vestirono quindi con abiti secolari, presero con sé un fagotto con lo stretto indispensabile e lasciarono il monastero in due gruppi. Otto ripararono nelle case di amici o di parenti, mentre le restanti dieci, compresa madre Maria del Monte Carmelo, vennero ospitate da un benefattore. Alla superiora venne offerta la possibilità di aver salva la vita, ma lei non volle abbandonare le consorelle, soprattutto quelle malate.
Il portinaio di uno stabile vicino denunciò la loro presenza. Da allora subirono frequenti controlli e ingiurie da parte dei miliziani, che volevano costringerle a rinunciare alla fede. Nei mesi di luglio e agosto rimasero per giorni senza poter bere, dato che era stata loro tolta l’acqua.
L’8 novembre 1936 vennero prelevate e obbligate a salire su alcune automobili. Non ci sono notizie esatte dei loro ultimi giorni; neanche i loro resti mortali sono mai stati rinvenuti. Madre Maria del Monte Carmelo aveva cinquantaquattro anni, trentaquattro dei quali di vita religiosa.
L’Ordine delle Concezioniste Francescane ebbe altre martiri nel corso della guerra civile spagnola. Suor Maria Agnese di San Giuseppe e suor Maria del Monte Carmelo della Purissima Concezione, del monastero di Nostra Signora delle Misericordie a El Pardo, nei pressi di Madrid, vennero fucilate all’alba del 22 agosto 1936. Sono le uniche i cui resti sono stati identificati e preservati; dal 2015 riposano presso la Casa madre dell’Ordine a Toledo.
La superiora del monastero di Escalona, suor Maria di San Giuseppe, e la sua vicaria, suor Maria dell’Assunzione, furono invece le uniche che non tornarono a casa alla fine della guerra. Dopo essere passate per varie carceri con le altre monache, vennero uccise alla fine di ottobre del 1936. Anche le loro spoglie sono andate disperse.
La causa delle quattordici Concezioniste, capeggiate proprio da madre Maria del Monte Carmelo, ha visto l’inizio delle fasi preliminari a Toledo, a partire dal 2002. La fase diocesana, però, si è svolta a Madrid, luogo del loro martirio, dal 2006 al 3 febbraio 2010. Il nulla osta della Santa Sede è invece datato 9 ottobre 2007.
Il 15 gennaio 2019, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui le monache venivano dichiarate martiri.
La beatificazione è stata celebrata il 22 giugno 2019 nella cattedrale di Santa Maria la Real de la Almudena a Madrid, presieduta dal cardinal Becciu come inviato del Santo Padre. La memoria liturgica di suor Maria del Monte Carmelo e delle altre monache è stata fissata al 6 novembre, giorno in cui le diocesi spagnole commemorano i propri Martiri del XX secolo.
Autore: Emilia Flocchini
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