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Sant' Anna Ivanova Zercala Martire

(Chiese Orientali)

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31 gennaio 1875 - 27 novembre 1937


Anna Ivanova Zercala nasce a Mosca il 31 gennaio 1875 da una famiglia benestante, nominalmente ortodossa, ma poco praticante.”Il poco senso di fede che ardeva in me fiaccamente - scrive Anna - si ridusse ulteriormente e finì per spegnersi grazie all’influsso dello spirito di poca fede che respiravo attorno a me” A 16 anni termina il ginnasio che le conferisce il diploma di insegnante domestica. I genitori desiderano che studi anche la musica, preoccupati soprattutto di formare una donna di mondo per bene, “ma essi dimenticavano - commenta sempre Anna nel suo diario - che anche l’anima immortale dell’uomo desidera cerca un suo cibo e una sua felicità; dimenticavano che soltanto il Signore è la vera gioia e la consolazione dell’uomo”.
A determinare il cambiamento della sua vita è l’incontro con il parroco della chiesa dei Santi Costantino ed Elena, nel Cremlino di Mosca, il padre Valentin Amfiteatrov, un sacerdote stimato in tutta Mosca per la sua saggezza e la sua profonda spiritualità. Sotto la sua guida Anna riprende a frequentare la chiesa e inizia un cammino di fede.
Il 13 maggio 1891 Anna lascia Mosca e si trasferisce a Jaroslav in una famiglia, tranquillamente atea, per essere l’insegnante della loro unica figlia. Inizialmente i genitori della ragazza esigono che Anna si limiti ad un insegnamento laico, ma in seguito a vincere è la fede missionaria di Anna unita ad una grande bontà. Dopo pochi mesi la ragazza chiede di accompagnare la sua maestra alla Divina Liturgia e i genitori smettono di parlar male della religione. Nel dicembre dello stesso anno, su suggerimento di padre Valentin, Anna ritorna a Mosca e si mette a servizio della parrocchia. Con l’aiuto del padre spirituale fonda una scuola parrocchiale per bambini abbandonati e si dedica completamente alla loro educazione.
Nel 1908 muore il padre Valentin Amfiteatrov ed Anna continua l’opera nello spirito che aveva attinto da padre Valentin. Inoltre su richiesta dei fedeli e con l’aiuto dei figli spirituali di padre Valentin, Anna pubblica cinque libri sulla vita e la spiritualità del suo padre spirituale, Il primo porta il titolo “Meditazioni spirituali di padre Valentin Nikolaevich. Nel 1916 una benefattrice di nome Evdokija regala ad Anna 3.000 rubli per la costruzione di una casa vicino al cimitero dove è sepolto padre Valentin. La nuova casa permette di sistemare più e meglio i ragazzi raccolti dalla strada. Con l’aiuto di Evdokija Anna scrive un altro libro sui miracoli ottenuti per l’intercessione di padre Valentin.
Dal 1917 inizia la persecuzione contro la Chiesa. Nel 1929 un attivista del partito comunista denuncia Anna (Uno dei compiti fondamentali della moralità comunista era la denuncia dei ‘nemici del popolo ‘): “Accanto al cimitero vive una certa Anna … Qui si possono comperare fotografie del ‘santo’. Qui si vendono libri ‘Un autentico pastore di Cristo’, ‘Faro dell’ortodossia’, ‘Paradigma di fede e di spiritualità’. Qui fino a poco tempo fa si sfamavano i poveri e tutti quelli che venivano a pregare sulla tomba di Amfiteatrov”. Nel 1932 le autorità comuniste requisiscono la casa ed impongono ad Anna Ivanovna di cercarsi un’abitazione ad una distanza da Mosca non inferiore ai 101.
Il 27 ottobre 1937 Anna viene arrestata. Segue subito l’interrogatorio.

Giudice: Chi è l’autore dei libri sulla vita del sacerdote Valentin Amfiteatrov?
Anna: L’autrice dei libri sulla vita di padre Valentin Amfiteatrov, sono io Anna Ivanovna Zercalova
Giudice: Che scopo si prefiggeva nello stampare e diffondere i testi sopra ricordati?
Anna: Io sono una devota di padre Valentin e quindi avevo come scopo quello di diffondere fra la massa dei fedeli i libri che trattavano di lui.
Giudice: Faccia i nomi delle persone che hanno permesso a lei di glorificare padre Valentin.
Anna: La maggior parte di queste persone sono morte.
Giudice: Esigo che lei faccia i nomi di queste persone.
Anna: Io Anna Ivanovna Zercalova mi rifiuto di fare nomi.
Giudice: Che pensa del potere sovietico?
Anna: Sono indifferente. Ma non sono d’accordo con il potere sovietico per ciò che concerne i problemi religiosi. Il potere sovietico perseguita la Chiesa e i credenti, chiude le chiese senza aver l’accordo dei credenti, manda al confino e in prigione sacerdoti innocenti. Tutto questo suscita lo scontento non solo mio personale, ma anche quello della massa dei fedeli. Per questo motivo la maggioranza dei fedeli non ama il potere sovietico.
Il 23 novembre Anna Ivanovna è condannata alla pena capitale. Il 27 novembre 1937 Anna Ivanovna Zercalova viene fucilata al poligono Butovo di Mosca e sepolta in fossa comune.
In uno dei suoi libri su padre Valentin, Anna aveva scritto: “L’anima che crede non teme la morte; la sa incontrare gioiosamente, con serenità, perché sa che la morte l’introduce nella patria celeste, nell’eterno paese della nostra nuova vita migliore. Forse che il Signore, amico degli uomini, non accoglierà nella sua pace l’anima che tende a lui, che lo ama intensamente e intensamente crede in lui?”


Autore:
Padre Romano Scalfi


Fonte:
www.culturacattolica.it

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Aggiunto/modificato il 2020-05-03

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