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Servo di Dio Giovanni Battista Stöger Redentorista

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Enzersfeld, Korneuburg, Austria, 4 ottobre 1810 - Heggemburg, Horn, Austria, 3 novembre 1883


Giovanni Battista Stöger nacque il 4 ottobre 1810 ad Enzersfeld, una piccola città nel distretto di Korneuburg nella Bassa Austrial. La sua famiglia di tradizione cattolica fece crescere il piccolo Giovanni in un ambiente profondamente cristiano.
Fin da piccolo, Giovanni era amante della lettura e il suo animo fu impressionato profondamente quando conobbe gli scritti di S. Alfonso Maria de Liguori.
Dopo l’adolescenza Giovanni Battista, sentita la chiamata di Dio, decise di diventare religioso. Fece la sua professione il 18 marzo 1840.
Fu il venerabile padre Joseph-Amand Passerat, successore di san Clemente Hofbauer come Vicario Generale nel governo della Congregazione transalpina con sede a Vienna, che accolse Giovanni Battista Stöger, quale fratello laico nella congregazione del Santissimo redentore comunemente detti Redentoristi.
Entrato nella congregazione religiosa dei Redentoristi, Giovanni Battista fece la sua professione il 18 marzo 1840. Da subito ebbe l’incarico di giardiniere e panettiere, e dalla comunità è ricordato come modello di pazienza, di penitenza, di angelica modestia e di pietà.
Trascorreva lunghe ore davanti al tabernacolo; e molto spesso durante i suoi impegni di lavoro, si fermava per pregare in ginocchio.
Anche i suoi superiori lo ricordano come il Fratello che pregava sempre, e convertiva più anime con le sue preghiere, che i Padri con le loro predicazioni.
Chiunque lo incontrasse e avesse a che fare con Giovanni Battista lo chiamava «angelo», riconoscendo che la sua verginale purezza si rifletteva sul suo viso, nelle sue parole e nel portamento del corpo.
In ogni incarico ricercava la parte faticosa e “crocifiggente”, quasi fosse la sua vocazione segreta verso la santità.
Giovanni Battista diceva di essere «buono solamente a fare duri lavori», e gli strumenti del giardinaggio, considerati uno strumento di supplizio che nessuno voleva, erano i suoi preferiti.
I suoi compagni ricordano che non beveva mai vino e molto spesso torturava il suo corpo con vigilie e flagellazioni; mescolava al cibo ceneri ed erbe amare e dovunque era, ricercava l’ultimo posto. Mangiava solo i resti dei pasti della comunità o dei poveri, e indossava i vestiti che gli altri non indossavano più.
La sua costante era: «Cosa facciamo in Congregazione se non vogliamo diventare santi?»
A forza di lavorare, negli ultimi sei anni contrasse una malattia ai piedi tanto che non potendo tenersi più in piedi, andava a lavorare in ginocchio.
Fratel Giovanni Battista Stöger morì in concetto di santità, il 3 novembre 1883, a Eggemburg, Horn in Austria.
Il 22 dicembre 1915 è stata introdotta la causa per la beatificazione del servo di Dio Giovanni Battista Stöger. Il 5 gennaio 1919 è stato pubblicato il decreto “non culto”. L’apertura del processo apostolico è avvenuta il 23 gennaio 1923, mentre il rescritto sulla validità dei processi informativi e apostolici è stato emesso il 23 gennaio 1976.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2021-03-24

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