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† 881
E' un abate di Nelimünster vissuto nel IX secolo, morto nell’anno 881. Non ci sono notizie antiche circa il suo culto, tanto che i bollandisti lo pongono tra i praetermissi. Alcuni agiografi moderni locali ne fanno memoria nel giorno 25 maggio. Si ritiene che probabilmente la cappella di Sant’Eulart (Uhles) di Bullendorf, nelle vicinanze di Kornelimünster era stata dedicata proprio a Sant’Egilardo.
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Le informazioni sulla vita di Egilardo (o Egilhard) sono frammentarie e spesso contraddittorie. Si presume sia nato in una famiglia nobile della Franconia, regione della Germania meridionale. Attratto dalla vita monastica, si unì all'abbazia di Nelimünster, situata nell'attuale Alsazia. La sua abilità intellettuale e la sua profonda pietà lo portarono rapidamente a ricoprire ruoli di rilievo all'interno della comunità.
Divenne Abate di Nelimünster in un periodo di grande incertezza politica e sociale. Guidò il monastero con saggezza e compassione, ispirando i suoi confratelli con la sua dedizione alla preghiera e allo studio. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando pellegrini da tutta la regione.
Egilardo si spense nell'anno 881, lasciando un'eredità duratura di spiritualità e guida. La sua memoria, tuttavia, non fu immediatamente riconosciuta ufficialmente. I Bollandisti, studiosi di agiografia del XVII secolo, non inclusero Egilardo nel loro monumentale lavoro, "Acta Sanctorum", relegandolo tra i "praetermissi", i santi omessi.
Nonostante la mancanza di un riconoscimento ufficiale, la venerazione di Egilardo continuò a fiorire tra le comunità locali. Agiografi moderni dell'Alsazia e della Lorena hanno contribuito a riaccendere l'interesse per questa figura enigmatica. La cappella di Sant'Eulart (Uhles) a Bullendorf, nelle vicinanze di Kornelimünster, è considerata un possibile luogo di dedicazione al Beato Egilardo, testimonianza tangibile della sua devozione locale.
Autore: Franco Dieghi
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